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Nuoto, Champions Swim Series 2019: esperimento riuscito! Spettacolo, campioni e grandi tempi: il mix perfetto

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Divertente, spettacolare, sostanziosa: i tre aggettivi più calzanti per definire la prima tappa delle FINA Champions Swim Series sono questi. Soprattutto nella seconda giornata sono arrivati anche i grandi tempi a legittimare le scelte della Federazione Internazionale che vanno in effetti un po’ riviste ma si può dire che siamo sulla strada giusta. Belle le gare a quattro atleti, buono il ritmo ma atleti come la Hosszu o Andrew hanno fatto sette gare in due giorni, un po’ troppe per un evento che deve piacere al pubblico, poco esaltato dal fatto che un atleta possa scendere in acqua sette o otto volte in due giorni e magari mollare la presa in almeno tre gare perchè non può avere le energie per fare tutto.

In casa Italia Guangzhou non ha aggiunto granchè a quanto si sapeva: Detti è competitivo nei 400 stile, Scozzoli con questi tempi può aspirare a una finale mondiale ma a nulla di più nei 100 rana ma su questa distanza sta lavorando tantissimo, da qualche mese e si vedono i frutti e potrebbe arrivare una crescita interessante, magari scendendo sotto il muro dei 59″ per il forlivese di stanza a Imola che sarà l’unico atleta italiano al via in tutti e tre le tappe delle Series. Non sono stati fortunatissimi gli azzurri in questo primo appuntamento: Scozzoli ha beccato in regalo sui 50 i brasiliani Felipe Lima e Joao Gomes Junior, rispettivamente primo e secondo in stagione, nel pieno del picco di forma visto che i Campionati Nazionali sono finiti da poco e Detti si è trovato a fianco un Sun Yang in gran forma che si è ripreso il primo crono stagionale (che apparteneva a Detti). Il cinese a questi livelli ieri era ingiocabile per l’azzurro ma su questi tempi il miglior Detti, senza acciacchi fisici e intoppi, potrebbe anche arrivarci.

La Cina ha dimostrato con veemenza di non essere solo Sun Yang, anche se è lui la star assoluta del nuoto locale: arringa la folla a fine gara al pari di uno showman, è un personaggio anche al di fuori della vasca e i tifosi lo osannano. Sun è stato uno dei tre atleti di casa a migliorare il primato mondiale stagionale. Assieme a lui la rediviva Ye Shiwen, che si è riconvertita alla rana (vincendo i 100 con un tempo “normale” e trionfando nei 200 con il miglior crono dell’anno) dopo aver sbancato a Londra 2012 da quindicenne ed essere sparita dai radar per quasi sei anni: di questo passo potrebbe tornare grande protagonista anche a Gwangju e grande prestazione anche di Xiayu Xu, dominatore dei 200 dorso con il miglior tempo della stagione.

Per il resto lo spettacolo lo hanno offerto i soliti noti: Sarah Sjostrom (quattro vittorie) e Cate Campbell che si sono divise la posta nella velocità: la svedese prima nei 100 sl, l’australiana vincitrice nei 50 sl, entrambi con tempi di valore assoluto (ma non i loro migliori stagionali), entrambe in rimonta sulla rivale, la stakanovista Katinka Hosszu, che si è aggiudicata tre delle sette gare a cui ha partecipato, con un ottimo crono nei 200 misti, i già citati Felipe Lima e Joao Gomes Junior, brutti clienti per tutti nella rana, non solo sui 50, i giovani russi Minakov (vincitore dei 100m farfalla “in faccia” a Le Clos, che esce da Guangzhou a bocca asciutta) e Kolesnikov (non al meglio ma vittorioso nei 50 dorso).

L’esperimento, dunque, appare riuscito: il circuito Champions Swim Series inizia il suo percorso con tre nuovi primati mondiali stagionali e con almeno la metà delle gare in programma che hanno offerto spettacolo e risultati tecnici all’altezza delle aspettative. Si riparte fra due settimane (11 e 12 maggio) da Budapest con molta meno Cina e molta più Europa. Nel frattempo si possono seguire le sintesi delle due giornate di gare in registrata su Sport2you/Irc Sportn Tv, la web tv di OA Sport.

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Foto Shutterstock

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