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MotoGP, Pagelle GP USA 2019: Rins stupisce, Rossi dà tutto, Miller col cuore, Marquez cade

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Il Gran Premio degli Stati Uniti 2019 della MotoGP rimarrà nella memoria di tutti gli appassionati a lungo. Marc Marquez, infatti, ha commesso un harakiri clamoroso e ha lasciato campo libero agli avversari, su una pista nella quale aveva sempre dominato. Valentino Rossi, ancora una volta eccellente, ci prova fino a che la moto lo sorregge, ma è Alex Rins a festeggiare, per la prima volta in carriera nella top class. Andiamo, quindi, a consegnare le pagelle ai protagonisti della gara del Circuit of The Americas, con alcune insufficienze pesanti, soprattutto nella sponda spagnola.

LE PAGELLE DEL GRAN PREMIO DEGLI STATI UNITI 2019 – MOTOGP

MARC MARQUEZ (HONDA) 4.5: Stava dominando, come sempre, ad Austin. Era partito in maniera perfetta, aveva gestito il primo giro e aveva poi preso inesorabilmente il largo. Tutto era scontato, verso la sua settima vittoria in carriera al COTA. Invece, a 12 giri dalla fine, cade proprio in curva 12 e getta alle ortiche un successo che appariva inevitabile. Un errore non da lui, specialmente perché commesso su un tracciato nel quale non ha rivali. Incredibile!

ALEX RINS (SUZUKI) 10: Chi ha scommesso sulla sua vittoria oggi ha incassato tanti soldi. Chi l’avrebbe mai detto? Lo spagnolo orchestra una gara clamorosa, rimonta posizione su posizione e, dopo la caduta di Marquez, si mette in testa l’idea di giocarsela con Rossi. Il portacolori della Suzuki sfrutta le difficoltà del “Dottore” e lo passa. Bravissimo a gestire gli ultimi tre giri senza il minimo errore! Meritatissimo!

VALENTINO ROSSI (YAMAHA) 9: Gli è mancato un soffio per tornare ad una vittoria che gli sfugge da 658 giorni. Il nove volte campione del mondo fa tutto quello che può in questa gara. Prima prova a tenere il ritmo di Marquez, quindi cerca di gestire la moto quando è in vetta. Nel finale la gomma anteriore lo saluta e deve correre sulle uova. Chiude secondo a pochi millesimi da una vittoria che sognava. Se la M1 sarà sempre questa, altre occasioni per salire sul gradino più alto del podio non mancheranno di sicuro. 

JACK MILLER (DUCATI PRAMAC) 8: Sale sul podio e lo fa con pieno merito, al termine di un weekend nel quale è sempre stato il migliore rappresentante della Ducati. Quando non commette errori, dimostra che di stoffa ne ha. Well done Jack!

MAVERICK VINALES (YAMAHA) 3: Un vero e proprio campionario degli errori. Si becca un ride through per partenza anticipata (e nonostante tutto non era andata bene) dopodichè procede nelle posizioni di rincalzo. Prima di essere richiamato in pit lane tenta di cavarsela con un long lap, ma ovviamente non vale. Chiude fuori dalla top ten in una ennesima domenica da dimenticare e conferma che, da un giorno all’altro, può perdere ogni certezza che aveva costruito. 

ANDREA DOVIZIOSO (DUCATI) 7: Con i presupposti che c’erano ha fatto molto più di quello che sognava. Un quarto posto importante su una pista che la Ducati non ama e che, non va dimenticato, gli garantisce di volare in vetta alla classifica. Con un paio di giri in più quasi poteva riprendere Miller per il terzo posto.

DANILO PETRUCCI (DUCATI) 5.5: Chiude sesto a 21 secondi da Rins. Non certo una gara da consegnare ai posteri, ma poteva decisamente andare peggio. 

CAL CRUTCHLOW (LCR HONDA) 5: Era partito bene e stava pressando fortemente Valentino Rossi. Come spesso gli capita, tuttavia, non sa gestirsi, e, dopo poche tornate, finisce nella ghiaia di curva 10 per troppa foga. Spreca una grande chance in una pista ideale per la sua moto.

JORGE LORENZO (HONDA) 5.5: Non gliene va dritta una. Stava faticando nelle posizioni di rincalzo e, come se non bastasse, la sua Honda lo abbandona. Il maiorchino deve lottare con gli infortuni e, ora, anche contro la sfortuna!

FRANCESCO BAGNAIA (DUCATI PRAMAC) 6.5: “Pecco” chiude al nono posto su una pista quanto mai complicata per la sua GP18. Non male per un rookie che, per il momento, sta facendo esperienza nel modo giusto.

FRANCO MORBIDELLI (YAMAHA PETRONAS) 7.5: Un quinto posto che vale quasi come un podio! Il pilota romano si conferma pilota di spessore e che in MotoGP ci può stare, eccome! Risulta la seconda Yamaha della giornata e ha una certezza: il suo 2018 da incubo è ormai alle spalle. 

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alessandro.passanti@oasport.it

Twitter: @AlePasso

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Foto: Alex Rins Hafiz Johari / Shutterstock.com

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