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Golf, Masters Augusta 2019: Francesco Molinari vola! Primo posto con due colpi di vantaggio su Tiger Woods e Tony Finau

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Francesco Molinari, dopo il terzo giro del Masters di Augusta, veste il ruolo di attuale padrone dell’Augusta National Golf Club. Il torinese conclude al comando da solo questa penultima giornata, girando in 66 colpi (-6): il -13 che ne consegue lo porta ad avere due colpi di vantaggio sulla coppia americana formata da Tiger Woods e Tony Finau. Quest’ultimo, in particolare, risulta uno dei tre migliori di giornata a livello di giro singolo (-8, al pari dei connazionali Webb Simpson e Patrick Cantlay).

La terza giornata, per Molinari, è un altro esempio di capacità di attaccare molto bene i green, anche da posizioni complicatissime (spettacolare l’uscita dal bunker alla 18). Il nostro giocatore mette in atto una decisa sterzata alla buca 12, quando, dopo aver sfiorato la “hole in one” inizia una sequenza di quattro birdie consecutivi uno più bello dell’altro, che gli permettono di guardare tutti gli altri 64 sopravvissuti al taglio dall’alto verso il basso. Vale per tutte una statistica sola: negli ultimi 25 anni nessuno è mai riuscito a chiudere 43 buche di fila al Masters senza neppure un bogey.

Il pubblico americano, però, si appassiona particolarmente anche alle vicende di Tiger Woods, che sembra aver ritrovato una determinazione che non si vedeva da tempo: tre birdie in fila dalla buca 6 alla 8, poi altrettanti alla 13, 15 e 16 lo tengono in corsa per un quindicesimo Major in carriera che avrebbe dello storico.

Quarta posizione per Brooks Koepka, co-leader ieri assieme a Molinari e altri tre ed unico di essi a rimanere entro i primi cinque, con il -3 odierno che gli vale il -10 anche grazie a un notevole eagle alla buca 15. Appena dietro di lui c’è un grande Webb Simpson, quinto assieme a un indomito Ian Poulter: l’americano e l’inglese sono entrambi a -9.

Al settimo posto concludono gli americani Matt Kuchar, Xander Schauffele e Dustin Johnson e i sudafricani Louis Oosthuizen e Justin Harding, tutti a -8. Menzione particolare per Harding, al suo esordio assoluto al Masters a 33 anni e capace di una prestazione che nessuno s’attendeva da lui. Schauffele, invece, può recriminare: era a -9 dopo 14 buche, poi alla 15 è andato a finire nella parte di green in discesa verso l’acqua. Inevitabile il bogey, poi replicato alla 18.

Dei cinque che guidavano la classifica ieri, gli australiani sono quelli che finiscono peggio la giornata: Adam Scott chiude pari con il par e resta dodicesimo (con l’americano Rickie Fowler) a -7, mentre Jason Day, compagno di giro di Molinari, finisce con un doppio bogey alla 15 e un bogey alla 18 con cui si ritrova a -6, in quattordicesima posizione.

Calano definitivamente le quotazioni di Bryson DeChambeau, in testa dopo il primo giro e autore oggi di un +1 che lo porta a -2 (31°), mentre non decolla in nessun modo Rory McIlroy, annunciato tra i favoriti della vigilia e soltanto 39° a -1 senza mai aver inciso da giovedì in avanti. Il miglior amateur è il norvegese Viktor Hovland, che dopo questi tre giri si trova a -2.

A causa delle previsioni meteorologiche decisamente infauste per la quarta giornata, l’organizzazione ha deciso di anticipare le partenze alle 13:30 italiane e di scaglionarle sia alla buca 1 che alla buca 10, un format ben noto nei tour PGA ed europeo, ma che al Masters è una sorta di ospite speciale. Per questa ragione, Francesco Molinari partirà alle 15:20. La speranza di tutti è che non si debba arrivare a chiudere di lunedì.

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federico.rossini@oasport.it

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Foto: Pier Colombo

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