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Formula 1

F1, GP Azerbaijan 2019: l’errore di gioventù di Leclerc ed il “manico” smarrito di Vettel. Ferrari sull’orlo della crisi

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Solo due podi raccolti nelle prime tre gare, problemi meccanici emersi in Bahrein, errori di guida importanti (Vettel al Sakhir durante il duello con Hamilton, Leclerc oggi in qualifica) e grandi difficoltà per un avvio di stagione sportivamente drammatico. Questo è il bilancio in casa Ferrari che ha incominciato malissimo il Mondiale F1, pagando dazio contro una stellare Mercedes che ha infilato tre doppiette consecutive e che ha già tracciato un solco importante nella classifica generale. Il GP Azerbaijan doveva rappresentare l’occasione per il riscatto, il tracciato di Baku sembrava adattarsi molto bene alle Rosse con una lunga sezione in cui poter sfoderare il potenziale della power unit e delle curve impegnative ad angolo retto, le prove libere avevano evidenziato una superiorità della Scuderia di Maranello che purtroppo non si è concretizzata durante le qualifiche.

I due piloti della scuderia di Maranello stanno vivendo due momenti diametralmente opposti. Charles Leclerc, alla sua prima stagione in Ferrari, oggi sembrava il grande favorito per la conquista della pole position e invece ha commesso un errore importante andando a sbattere contro il muro in entrata di curva 8: la strettoia che porta al settore attorno al castello della capitale azera si è rivelata una trappola micidiale per il monegasco che ha distrutto la sua monoposto e che dunque scatterà dalla nona piazzola. Si tratta di un errore di gioventù per l’ex Sauber che aveva sfiorato il successo in Bahrein e che si è dimostrato comunque molto veloce in questo primo mese di competizioni: deve solo maturare la giusta esperienza, imparare dai suoi sbagli e crescere perché ha ampi margini di miglioramento. Già domani Leclerc può rendersi protagonista di una bella rimonta dalla quinta fila approfittando magari di qualche safety car e di una strategia particolare (sarà l’unico in top ten a partire con gomme medie, tra l’altro nuove).

Sebastian Vettel ha invece perso il manico dei giorni migliori. Il quattro volte Campione del Mondo non vince dal GP del Belgio 2018, poi da quel momento si è smarrito e non è più riuscito a trovare il bandolo della matassa. In Australia era più lento del compagno di squadra, in Bahrein ha sbagliato, in Cina è salito sul terzo gradino del podio ma anche in quel caso era emerso un ordine di scuderia e oggi non è andato oltre il terzo posto a tre decimi dalle Mercedes. La sensazione è che il tedesco stia attraverso un momento difficile e che debba ritrovare il vero pilota che è in lui, quel fuoriclasse capace di regalare grandi numeri e di emozionare. Domani può e deve provarci, la Ferrari ha bisogno di un pilota del suo calibro che non può essersi smarrito da un momento all’altro.

 

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Foto: Lapresse

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