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Tennis, Masters 1000 Miami 2019: Roger Federer incanta e vola in finale. Sconfitto Denis Shapovalov in due set

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L’attacco al potere della Next Gen è ancora una volta rimandato. Lo svizzero Roger Federer (n.5 del ranking) vola in finale nel Masters 1000 di Miami (Stati Uniti), sconfiggendo in due set (6-2 6-4) il giovane canadese Denis Shapovalov (n.23 del ranking) in 1 ora e 14 minuti di gioco. Un match che non ha avuto storia quello andato in scena sul cemento della Florida. L’elvetico ha condotto le danze esibendo un tennis scintillante, a tratti anche imbarazzante per la facilità esibita in colpi d’alta scuola. E così Roger conquista l’atto conclusivo numero 50 di un 1000 (la quinta finale a Miami, dove ha vinto 3 volte) e affronterà il campione in carica John Isner in uno scontro interessante nel quale si confronteranno due filosofie di gioco diverse ma efficaci nel corso delle due settimane negli States. Federer è in vantaggio 5-2 nel computo dei precedenti con “Long John“.

Nel primo set il primo game illude gli spettatori: Shapovalov la spunta ai vantaggi, annullando una palla break allo svizzero, mettendo in mostra alcuni vincenti di pregevole fattura. Da quel momento Federer cambia marcia ed infilando una serie di cinque giochi consecutivi (parziale di 20 punti a 5) non dà scampo al suo avversario, approfittando anche dalla bassa percentuale di prime palle del nordamericano (43%). Volato letteralmente sul 5-2, Roger archivia la pratica con sicurezza (6-2) grazie all’80% dei punti ottenuti con il servizio ed avendo vinto il 51% dei punti in risposta.

Nel secondo set Denis tenta una reazione e con alcune giocate mancine degne di nota si costruisce due palle break nel terzo game. Lo svizzero però non trema e facendo ricorso al proprio servizio si salva. Da campione, il rossocrociato nel gioco successivo è lui ad avere due opportunità per scappare ancora una volta e non se le lascia sfuggire, portandosi sul 3-1. Producendosi in colpi da stropicciarsi gli occhi, l’asso nativo di Basilea scandisce il ritmo del confronto come un maestro d’orchestra e conclude la sfida sul 6-4, forte di 17 colpi vincenti, del 91% dei punti vinti con la prima di servizio e del 74% con la seconda, avendo concesso solo 8 “quindici” al servizio.

 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: Leonard Zhukovsky / Shutterstock.com

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