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MotoGP, Mondiale 2019: Maverick Vinales e la grande chance, una M1 finalmente pronta verso il titolo

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Se ci fosse una graduatoria virtuale per eleggere il pilota che è uscito nel migliore dei modi dai test pre-stagionali della MotoGP, non potremmo che annoverare Maverick Vinales nelle prime posizioni. In vetta probabilmente no, perchè alcune criticità permangono in casa Yamaha, ma lo spagnolo (che quest’anno ha anche cambiato numero sulla carena, passando dal 25 al 12) ha dimostrato di sentirsi a proprio agio con la nuova M1, che lo ha portato a piazzare i migliori tempi sia di Sepang, sia di Losail, due piste non propriamente ideali per la sua moto.

L’ex Suzuki, ad ogni modo, è pronto per dare il via al suo terzo anno con la scuderia di Iwata e, dopo tanti mesi difficili, vuole scrollarsi di dosso tutte le difficoltà ed i problemi, per tornare quello che era nei primi mesi con la Yamaha, ovvero un pilota dominante. Sembra passata un’era geologica, ma stiamo parlando di due soli anni fa. All’esordio con la sua nuova scuderia, il 24enne catalano aveva centrato una scintillante doppietta tra Qatar e Argentina, spaventando tutto il Circus e facendo capire come puntasse subito al titolo iridato.

Da quel momento, invece, gli orizzonti si sono complicati in maniera rapida ed irreversibile. Un lungo declino costellato da numeri impietosi. Nei successivi 35 Gran Premi, infatti, Maverick Vinales ha totalizzato 2 successi (Le Mans 2017 e Australia 2018) con 10 podi totali, 4 ritiri e ben 13 arrivi oltre la sesta posizione. Un ruolino di marcia che ha allontanato, e non di poco, lo spagnolo dai sogni di gloria, ma che ha avuto una colpevole: la M1.

La moto con i tre diapason sul telaio, infatti, non ha minimamente consentito ai due piloti di competere alla pari contro Honda e Ducati, mettendo in luce una notevole serie di problemi che, nelle speranze del team, andranno finalmente a risolversi nelle prossime settimane. E, a questo punto, torniamo ai test pre-stagionali. In queste due occasioni Maverick Vinales si è definito entusiasta della nuova moto, ribadendo di avere notato miglioramenti sostanziali anche se, ovviamente, qualche difetto permane.

La speranza del pilota di Figueres è che in breve tempo la M1 edizione 2019 possa raggiungere un livello quanto più vicino possibile alla perfezione, per giocarsi al proprio meglio le sue chance, dopo quasi due anni nei quali è risultato un sogno quasi impossibile. Per il nuovo numero 12, quindi, la rinnovata fiducia post-test dovrà essere una spinta ulteriore per puntare in alto e per vivere un’annata nuovamente da protagonista. Certo, l’obiettivo non sarà di semplice realizzazione, per almeno due motivi (i problemi della sua moto, ed il livello dei rivali), ma Maverick Vinales è conscio di essere ai nastri di partenza di un campionato di grande importanza per la sua carriera, dopo aver preso la “paga” dal 39enne Valentino Rossi nel 2018. Il mirino, ora, è puntato su Marc Marquez e Andrea Dovizioso, i primi due candidati al titolo. Lo spagnolo non può più accontentarsi di piazzamenti o di primeggiare nel derby interno in casa Yamaha. La sua voglia di riscossa sarà sicuramente immensa, ma basterà per vederlo lottare davvero per il titolo? Senza una M1 nuovamente performante, tutto sarà decisamente complicato. Anzi, terribilmente complicato…

 

 

 

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alessandro.passanti@oasport.it

Twitter: @AlePasso

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Foto: Maverick Vinales Hafiz Johari / Shutterstock.com

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