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Golf, PGA Tour 2019: Fleetwood e McIlroy al comando a metà The Players Championship, Francesco Molinari e Tiger Woods passano il taglio

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La conclusione del secondo giro al The Players Championship vede al comando una coppia di sudditi della Regina: con -12, infatti, troviamo insieme l’inglese Tommy Fleetwood e il nordirlandese Rory McIlroy, entrambi in giornata più che buona (-5 odierno per l’uno, -7 per l’altro) e capaci di staccare in maniera piuttosto importante il resto della concorrenza.

La terza posizione, infatti, si trova a tre colpi di distanza, e la occupano l’inglese Ian Poulter, il messicano Abraham Ancer e gli americani Jim Furyk e Brian Harman. Da notare l’ottimo torneo sia di Poulter che di Furyk, in grado di dimostrare una volta di più che l’età, nel golf, non impedisce di esprimersi ad altissimi livelli (l’inglese ha 43 anni, l’uomo della Pennsylvania 48). L’eccezionalità della prova di Furyk è oltremodo rimarcata dal fatto di aver compiuto il miglior giro di giornata, in 64 colpi, 8 sotto il par.

Settimo posto per l’australiano Jason Day e gli americani Kevin Kisner e Keith Mitchell, mentre nel gruppo dei collocati al decimo posto si trovano anche il numero uno del mondo, l’americano Dustin Johnson, e lo spagnolo Jon Rahm, numero 10.

Supera il taglio senza troppi patemi Francesco Molinari, che con un giro in -2 si tiene al 57° posto e soprattutto lontano da ogni genere di guai. Per la cronaca, la quota del taglio stesso finisce poi per diventare il par, salvando quindi in un colpo solo un numero altissimo di big: gli americani Justin Thomas (numero 4 del mondo), Bubba Watson, Jason Dufner, Brooks Koepka (numero 3), il giapponese Hideki Matsuyama e il sudafricano Louis Oosthuizen. Da tutti questi problemi, oltre a Molinari, resta lontano anche TIger Woods, che girando in 71 si mantiene a -3 e dunque in fascia tranquilla.

Di nomi di rilievo messi KO dal taglio ce ne sono tantissimi: l’americano Xander Schauffele (numero 8 mondiale), l’australiano Marc Leishman, il cinese Haotong Li escono finendo pari con il par, ma più indietro troviamo anche lo svedese Henrik Stenson, l’altro americano Jordan Spieth, l’irlandese Shane Lowry, l’inglese Tyrrell Hatton, un Phil Mickelson mai realmente in gara, Zach Johnson, l’inglese Paul Casey, lo spagnolo Rafa Cabrera Bello e il thailandese Kiradech Aphibarnrat.

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federico.rossini@oasport.it

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Foto: Christopher Y.C. Wong / Shutterstock

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