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Ciclismo

Gand-Wevelgem 2019: volata di prepotenza per Alexander Kristoff, Viviani non riesce a sprintare

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Tanto vento, corsa iniziata e finita a tutta, con moltissima incertezza. Il nuovo percorso continua ad essere spettacolare alla Gand-Wevelgem che nell’edizione del 2019 vede esultare, ancora una volta in volata, il norvegese Alexander Kristoff. L’ex campione d’Europa in maglia UAE Emirates è stato il migliore in uno sprint molto confusionario sul traguardo di Wevelgem posto 251 chilometri e dieci muri dopo la partenza di Deinze. Qualche problema negli ultimi 300 metri ha privato Elia Viviani, uno dei più attesi, di lottare per il successo.

È il vento laterale il grande protagonista della prima fase di gara: velocità alte per il plotone, non c’è spazio per i possibili fuggitivi. Si aprono i ventagli e davanti si ritrovano i migliori atleti del lotto. Si spezza il plotone e restano in diciotto al comando: Peter Sagan, Pascal Ackermann, Rüdiger Selig, Tim Declercq, Matteo Trentin, Fernando Gaviria, Mads Pedersen, Jan-Willem van Schip, Edward Theuns, Niki Terpstra, Cees Bol, Jasper Stuyven, John Degenkolb, Wout van Aert, Mathieu van der Poel, Maarten Wynants, Mike Teunissen e Luke Rowe. Tanti dei nomi più attesi in chiave startlist, il plotone a circa 2′ di ritardo.

La corsa è esplosa a circa 70 chilometri dall’arrivo. Davanti sono rimasti quattro uomini: Peter Sagan (Bora-hansgrohe), Matteo Trentin (Mitchelton-Scott), Edward Theuns (Trek-Segafredo) e Mike Teunissen (Jumbo-Visma), con tutti gli altri contrattaccanti raggiunti dal gruppo guidato dalla Deceunick Quick-Step in chiave Elia Viviani. In un secondo momento un eccellente Luke Rowe in solitaria è riuscito a rientrare sul quartetto: per loro sempre una cinquantina di secondi di vantaggio sul gruppo. Accelerata netta da parte del plotone sull’ultima asperità di giornata: un mostruoso Van Aert seguito da Stybar è andato a scattare sul Kemmelberg, con il ceco abile a giocare da stopper.

Eccezionale la tattica, come di consueto, della Quick-Step: nel tratto pianeggiante la compagine belga si è messa in testa al gruppo a tirare, andando a ridurre passo dopo passo il margine dei cinque attaccanti, raggiunti a circa 20 chilometri dall’arrivo. Plotone compatto e tanti gli attacchi per provare ad evitare la volata, con i velocisti e le loro squadre che sono state sempre molto bene attente. Molto pericolosa l’azione a sorpresa di Stuyven, Langeveld, Bauer e Jansen a circa 5 chilometri dall’arrivo: messo in crisi il gruppo con la Deceunick Quick-Step arrivata senza forze nel momento decisivo.

Gran lavoro da parte della Direct Energie che dopo lo striscione dell’ultimo chilometro è andata a chiudere il buco. Volata davvero molto confusionaria, grandi difficoltà ad uscire per lanciare lo sprint. Elia Viviani non è riuscito a scattare, anche a causa di una sbandata di alcuni corridori davanti al campione italiano. Spettacolare invece lo spunto di Alexander Kristoff che a centro strada è riuscito a dominare. Secondo John Degenkolb (Trek-Segafredo), terzo Oliver Naesen (AG2R), nuovamente sul podio dopo la Milano-Sanremo. In casa Italia settimo uno stanchissimo Matteo Trentin.

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gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Pier Colombo

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