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Basket, Champions League 2019, ritorno ottavi di finale: la Virtus Bologna cerca i quarti contro Le Mans con la novità Djordjevic in panchina

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Notte di quelle da vivere al PalaDozza di Bologna: la Virtus affronta questa sera la formazione francese del Le Mans Sarthe Basket, che è semplicemente noto solo col nome della città (o, in abbreviato, come MSB). Si riparte dall’anomalo punteggio di 74-74 scaturito dalla gara di andata all’Antares, causato dal particolare format di andata e ritorno degli ottavi di Basketball Champions League.

Negli otto giorni intercorsi tra il match in Francia e quello nell’ex Madison di Piazza Azzarita, in casa Segafredo sono successe tante cose. La prima, e più dolorosa, riguarda la scomparsa di Alberto Bucci, coach di tre scudetti, ma soprattutto presidente degli ultimi anni, quelli della risalita in Serie A e del nuovo consolidamento dopo l’anno in A2. La città di Bologna si è stretta attorno a un uomo che l’ha fatta grande attraverso uno stile garbato e la crescita di grandi nomi del basket bianconero, azzurro e mondiale: basti pensare che dalle sue mani sono passati Roberto Brunamonti, Alessandro Abbio, Sasha Danilovic, Arijan Komazec, solo per citarne qualcuno tra i tanti.

Passando a vicende focalizzate sul lato terreno, che in questo caso è poi anche quello del parquet, le V nere hanno sollevato dall’incarico di capo allenatore Pino Sacripanti non più tardi di due giorni fa. La scelta del successore, ventilata dai media bolognesi ormai da giorni, è ricaduta su Sasha Djordjevic, che a 51 anni si imbarca nell’avventura opposta rispetto a quella che aveva compiuto da giocatore, quando approdò alla Fortitudo nel 1994 (cosa che qualcuno non ha tardato a far notare, nel perfetto stile della rivalità cittadina). La missione, per il coach della Nazionale serba, è una: portare la Virtus più in alto possibile in campionato e Coppa; in quest’ultimo caso, possibilmente, le Final Four sarebbero traguardo gradito. In questo senso, anche l’aiuto di Mario Chalmers, assente a Cantù, ma presente alla prima partita in bianconero al PalaDozza, potrà rivelarsi un fattore chiave della gara.

Le Mans, come la Virtus, proviene da una sconfitta di due punti in campionato, quella patita contro Strasburgo in trasferta per 77-75: curiosamente, sulla panchina avversaria c’era Vincent Collet, ex allenatore di lungo corso della squadra della Loira e poi artefice dell’oro europeo della Francia nel 2013. Tra i protagonisti della partita in essere ci sono stati Cameron Clark e Kendrick Ray; quest’ultimo, da poco arrivato in prestito dal Maccabi Tel Aviv, sta dimostrandosi arma davvero letale quando ce n’è bisogno, e sarà il pericolo numero uno da tener d’occhio. All’andata ha trovato una grande prestazione Valentin Bigote, tra le migliori opzioni offensive a disposizione degli ospiti, ma pur sempre alla sua miglior gara dell’anno in termini di punti realizzati. L’uomo più prolifico in Europa, però, resta Michael Thompson, 11.9 punti e 4.7 assist ad allacciata di scarpe in Champions League.

Queste alcune delle parole che Djordjevic ha pronunciato in merito alla sfida odierna: “Il Le Mans? Mi aspetta una lunga notte da passare col mio staff, so che il tempo davanti è poco ma un poco ci sono abituato, allenando la Nazionale nelle cosiddette “finestre”. Qui cercherò di portare quello che vorrei vedere nelle squadre che alleno: vado per vincere, per cercare i titoli, e la società lo ha capito. Possiamo davvero crescere in questa direzione“.

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federico.rossini@oasport.it

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Credit: Ciamillo

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