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Davis Cup 2019: Italia orfana di Fabio Fognini. Andreas Seppi e Marco Cecchinato i riferimenti contro l’India?

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Siamo nelle fasi finali degli Australian Open 2019, primo Slam dell’anno, e per l’Italia purtroppo i giochi sono già chiusi da un po’ per l’uscita di scena dei nostri portacolori. L’attenzione dunque si sposta al confronto di Coppa Davis 2019 tra India e il Bel Paese, in programma l’1 e 2 febbraio a Calcutta sull’erba indiana, sfida valida per il turno di qualificazione alla Fase Finale di questo nuovo format.

Il capitano non giocatore Corrado Barazzutti ha convocato per questo impegno Matteo Berrettini, Simone Bolelli, Marco Cecchinato, Thomas Fabbiano ed Andreas Seppi. Non ci sarà Fabio Fognini che, come riportato dal comunicato stampa della Federtennis, ha chiesto di non essere inserito nella lista. Evidentemente il n.1 azzurro non vuole sovraccaricare ulteriormente una caviglia che lo ha già tormentato lungamente nell’ultimo periodo.

E dunque la formazione nostrana dovrà affrontare un’insidiosa trasferta su una superficie che mai è stata troppo gradita. L’erba, infatti, ha caratteristiche particolari e difficilmente si adatta alle nostre qualità tradizionali. Del resto, se andiamo ad analizzare i precedenti, la Nazionale è avanti 4-1 ma l’unica sconfitta risale al primo turno del 1985 quando il match si tenne proprio a Calcutta sull’erba. Appare chiaro che non vi potranno essere distrazioni.

Chi saranno quindi i riferimenti? Se guardassimo alla graduatoria ATP la risposta dovrebbe essere la seguente: Cecchinato e Seppi. Nel caso del siciliano, però, eccellente “terraiolo” come lo straordinario 2018 disputato dimostra, le perplessità sulla sua resa in queste condizioni particolari sono molte. Relativamente all’altoatesino, il suo tennis piatto può essere affine a questo contesto, tenendo conto anche dell’ottima condizione palesata nel corso degli Australian Open e dell’ATP di Sydney, dove ha raggiunto la finale. Un’Italia nelle mani di Andreas? Forse.

Potrebbe dunque esserci la chance per Berrettini, il più giovane della spedizione. In evidenza anch’egli nel 2018, con il primo titolo in carriera vinto a Gstaad (Svizzera), l’azzurro è stato eliminato nel primo turno del Major australiano dal greco Stefanos Tsitsipas, disputando un incontro più che discreto. Ecco che la forma palesata dal romano potrebbe forse concedergli delle possibilità, visto che un servizio ed un dritto dei suoi potrebbero fare la differenza. L’incertezza regna sovrana e a Barazzutti spetterà sbrogliare la matassa per non rendere infausta questa trasferta.

 

 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: Patrick Bengtsson / Shutterstock

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