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Australian Open 2019: Kvitova-Osaka, la finale di tante prime volte

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Quella che, tra poche ore, si svolgerà, sarà una finale femminile degli Australian Open molto particolare, per molti versi diversa da tante altre. Sarà la prima volta di una tra Petra Kvitova e Naomi Osaka nell’albo d’oro degli Australian Open, così come per una delle due ci sarà il primo approdo sulla vetta della classifica mondiale. Non era mai successo, inoltre, che una ceca e una giapponese si affrontassero in una finale australiana. La ceca in questione, inoltre, nelle due occasioni in cui era arrivata in finale a Wimbledon (vincendo), alcuni set li aveva lasciati per strada; questa volta, invece, ancora non ne ha ceduto nessuno.

La finale di quest’anno mette di fronte due atlete la cui somma delle età è di 49 anni: per trovare una finale più giovane bisogna tornare indietro fino al 2012, in cui Victoria Azarenka (Bielorussia) e Maria Sharapova (Russia), che all’epoca avevano 22 e 24 anni, ne assommavano 46. Naomi Osaka, inoltre, con i suoi 21 anni, è la più giovane finalista dal 2009, anno in cui ancora la succitata Sharapova si presentò all’ultimo atto all’età di 20 anni, vincendo contro Ana Ivanovic (Serbia).

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La giapponese, inoltre, migliorerà il proprio record di punti nel ranking WTA a prescindere dal successo o dalla sconfitta: in un caso avrà 7030 punti, nell’altro 6330. Petra Kvitova, invece, non sarà in grado di ritoccare questa statistica, in quanto può arrivare al massimo a 6990 punti, meno dei 7690 che ebbe tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio del 2012, in cui le mancò davvero pochissimo per issarsi in vetta alla classifica. Quest’obiettivo, però, potrebbe centrarlo tra poche ore.

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federico.rossini@oasport.it

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Foto: Jimmie48 Photography / Shutterstock

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