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24 Ore Daytona 2019: il team di Wayne Taylor punta al bersaglio grosso. Fernando Alonso vuol inserire un altro trofeo in bacheca

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“Ti monterò il motore più in basso possibile, e avrai la coppa dell’olio disegnata dal vento, sì… Questo ti darà parecchi cavalli in più. Ti costruirò un serbatoio che conterrà un gallone in più di benzina, ti abbasserò di mezzo pollice e ti darò la forma di un proiettile. E quando ti avremo dipinta ti faremo il pieno, e sarai pronta a scendere in pista… Capito? Sarai perfetta“.

Parole che descrivono la preparazione di una gara, proposte in una pellicola e ambientata nella Maratona automobilistica della Florida (Stati Uniti). Dal 26 al 27 gennaio la 24 Ore di Daytona darà il via alla stagione dell’IMSA Weathertech Sportscar Championship 2019 e lo spagnolo Fernando Alonso sarà parte della festa.

L’iberico, svestiti i panni del pilota di F1, si cimenta in una delle gare americane più prestigiose, per soddisfare il proprio animo da agonista e iniziare a prepararsi a quel che sarà. Si pensa all’obiettivo 500 Miglia di Indianapolis e alla famosa “Tripla Corona, riconoscimento per chi è stato capace in carriera di centrare i successi nel GP di Monaco (F1), la 24 Ore di Le Mans e appunto la celebre corsa negli States lungo l’ovale più noto. Non si tratta della prima esperienza per Fernando a Daytona. L’anno passato ci fu il primo atto ma l’epilogo non fu così positivo. L’asturiano, infatti, al volante della Ligier LMP2 del Team United Autosport di Zak Brown, CEO di McLaren, non andò oltre il 38° posto finale anche per un problema tecnico sulla vettura.

Le ambizioni quest’anno saranno completamente diverse. Alonso farà parte del team di Wayne Taylor che portò al debutto la Cadillac DPi nel 2017 e vinse al primo colpo. Un equipaggio che annoverava Jeff Gordon, Jordan Taylor, Ricky Taylor e il nostro Max Angelelli. In questa edizione a far compagnia al due volte iridato in Formula Uno vi saranno il citato Jordan Taylor, Renger van der Zande e Kamui Kobayashi. Taylor ha una grande esperienza nella categoria, essendosi aggiudicato la corsa 2 anni fa ed ottenuto il successo finale nella WeatherTech SportsCar Championship 2017. Lo scorso anno si è confermato su livelli piuttosto alti, giungendo terzo nella graduatoria generale, che ha visto il duo formato dallo statunitense Eric Curran e dal brasiliano Felipe Nasr (ex pilota di F1) trionfare.

Per quanto concerne l’olandese van der Zande, la sua è stata una formazione nella Formula 3 britannica, giungendo terzo nel 2009, ed ottenendo i risultati migliori nelle serie americane, come il secondo posto nella United SportsCar Championship – PC dimostra. Da annotare, poi, la seconda piazza nella FIA GT World Cup (2014). E poi il giapponese Kobayashi, che ha condiviso l’esperienza vincente a Le Mans con Nando nel Team Toyota, mettendosi in luce per le proprie qualità di guida nelle categorie del FIA World Endurance Championship. Una squadra dunque molto ben assortita che punta al bersaglio grosso, per consentire all’asso nativo di Oviedo di inserire un nuovo trofeo nella propria bacheca.

 

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Foto: Action Sports Photography / Shutterstock.com

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