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Volley, Ferdinando De Giorgi: “A Macerata è come tornare a casa, devo far rendere la squadra al suo meglio, sin da subito”

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I risultati di questo avvio di stagione non hanno lasciato scelta ed il patron Fabio Giulianelli ha deciso di affidare la panchina della Lube Civitanova a Ferdinando “Fefé” De Giorgi. Contratto biennale (con opzione per il terzo anno) per il tecnico nato a Squinzano, Lecce, nel 1961, ed una sorta di ritorno a casa per l’ex azzurro che, come ha spiegato in un’intervista alla Gazzetta dello Sport, è decisamente carico per questa nuova avventura. “Penso che il presidente mi abbia scelto, anche, per provare ad alleggerire l’ambiente da inutili tensioni o pressioni. Non penso, però, che allenare a Civitanova sia differente rispetto ad altre parti. In tutte le squadre che hanno ambizione la situazione è abbastanza simile. Nella pallavolo poi, quando giochi o vinci o perdi, non ci sono vie di mezzo”.

Un ritorno in terra marchigiana che, per De Giorgi, non può che essere pieno di emozioni. “Per me è come tornare a casa. Mio figlio è nato nelle Marche, mia figlia studia ad Ancona… Il mio legame con questa terra è forte, e la prima esperienza con Macerata è una di quelle che mi ha segnato di più, cinque stagioni sono davvero tante e segnate da numerosi successi. Tutto quello che è accaduto mi ha arricchito”.

Se, tuttavia, è stato reso necessario il cambio di timoniere, significa che qualche difetto c’è. “Non penso che il problema sia la troppa personalità dei giocatori, non ho mai visto un allenatore lamentarsi per questo motivo e non credo nemmeno che sia il nocciolo del problema. Si tratta di gestire le aspettative. Questa è una squadra che ha un grande spessore tecnico”. Una situazione ben studiata dall’esterno. “Penso che la Lube stia maturando una coesione di squadra importante. Quando si costruisce un gruppo nuovo si devono creare affinità tecniche e caratteriali. E non sempre è una cosa immediata. Non mi era mai capitato di subentrare in corsa, poi nelle ultime due annate mi è successo due volte. Non è facile, ma bisogna far rendere la squadra per il suo reale valore ed entrare subito in sintonia con il gruppo”. I punti sui quali focalizzarsi sono diversi, ma il tempo stringe. “Mi sembra che ci siano eccellenze in attacco e battuta da confermare ma, contemporaneamente, far crescere gli altri aspetti. Siamo nel campionato più difficile del mondo e dobbiamo prepararci a vincere, sin da subito”. 

 

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alessandro.passanti@oasport.it

Twitter: @AlePasso

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Foto: Fefè De Giorgi Dziurek / Shutterstock.com

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