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Sci Alpino

Sci alpino, le pagelle dell’Italia: ottimo avvio di stagione per Brignone e Innerhofer, Paris da rivedere. In crescita gli slalomisti

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La Coppa del Mondo di sci alpino va in pausa con l’arrivo del Natale. E’ il momento di tracciare un bilancio di questa prima parte di stagione per l’Italia, dando i voti agli azzurri.

Federica Brignone 8: la valdostana ha la possibilità di chiudere il 2018 con indosso il pettorale di leader della classifica di gigante. Tutto si deciderà a Semmering, ma finora, nella sua amata specialità, Federica è stata eccezionale con la vittoria a Killington, il secondo posto a Soelden e il quarto a Courchevel nell’ultima gara. Mezzo voto in meno perchè in SuperG non sta brillando e finora ha fatto molta fatica, anche per tracciati poco affini alle sue caratteristiche tecniche.

Christof Innerhofer 7: due volte sul podio ed in entrambe le circostanze sempre secondo. La prima a Lake Louise in discesa, battuto solamente dall’austriaco Max Franz, la seconda in supergigante in Val Gardena, dietro al padrone della Saslong Aksel Lund Svindal. E’ mancato solo l’acuto al velocista azzurro, che ha comunque dimostrato di essere migliorato tecnicamente rispetto al passato, ottenendo piazzamenti importanti anche su piste che non sono mai state tra le sue preferite.

Nicol Delago 6,5: la prima volta delle donne sulla Saslong ha segnato la definitiva esplosione della gardenese. Sulla pista di casa la giovane azzurra ha chiuso al secondo posto in discesa libera, centrando il suo primo podio in Coppa del Mondo. La conferma per una ragazza che in discesa vale già le migliori, ma che ora deve fare un ulteriore step anche in SuperG, dove ci sono comunque ampi margini di miglioramento.

Slalom maschile 6: un settore in crescita. A guardare solamente l’ultimo slalom di Madonna di Campiglio la situazione sarebbe idilliaca, ma una gara non può comunque cancellare un periodo precedente veramente nero. Nonostante tutto si può provare a guardare con fiducia al futuro: il quinto posto ottenuto sabato sera può segnare la nuova rinascita di Giuliano Razzoli, ma è soprattutto la prima manche di Alex Vinatzer che fa luccicare gli occhi. Purtroppo il giovane azzurro ha pagato la pressione nella seconda, ma il talento c’è e forse davvero l’Italia ha trovato un ottimo atleta per i prossimi anni.

Dominik Paris 5,5: vero sono arrivati due podi (terzo a Lake Louise e Beaver Creek), ma da uno che punta a conquistare una delle due coppe nella velocità non è l’inizio di stagione che ci si poteva aspettare. Poca continuità di risultati, con prestazioni altalenanti e a volte molto negative. In Val Gardena era prevedibile un acuto ed invece prima l’uscita in SuperG e poi il 17° posto in discesa. Da Bormio deve partire un’immediata reazione.

Marta Bassino 5: continua, purtroppo, la crisi della gigantista azzurra, che non riesce davvero a risollevarsi dopo una stagione passata con poche luci e tante ombre. Anche in questa prima parte dell’anno la piemontese non ha mai lottato con le prime (14esima nell’ultima gara di Courchevel) e quello che preoccupa maggiormente è che sembra esserci stata anche un’involuzione tecnica rispetto al passato.

Gigante maschile 5:  lo slalom è un malato che sta guarendo velocemente, mentre il gigante non sembra davvero trovare una cura. Situazione veramente complicata, con gli azzurri che si accontentano al massimo di un piazzamento tra i primi dieci, ma che non riescono mai a centrare due manche positive consecutive. Serve una reazione, sperando in qualche acuto di Luca de Aliprandini o Riccardo Tonetti, ma dietro di loro (escluso il veterano Manfred Moelgg) c’è davvero il vuoto.

 

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Foto: Cristiano Barni/Shutterstock

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