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Rugby

Rugby, Test Match 2018: un novembre di alti e bassi per la Nazionale italiana

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È iniziato, a Chicago, con la sfida ai detentori del Sei Nazioni e numero due del ranking dell’Irlanda, si è concluso, in quel di Roma, con lo scontro con i campioni del mondo in carica degli All Blacks. Un novembre durissimo per la Nazionale italiana di rugby, che ha avuto quattro impegni nei Test Match (tre nel Bel Paese ed uno in trasferta negli USA). Si può trarre un bilancio moderatamente sufficiente da queste sfide, andando anche a sommare al tutto le tantissime assenze avute per Conor O’Shea che si è ritrovato a dover far giocare praticamente sempre lo stesso XV.

Pochi alti e tantissimi bassi, comunque, per Ghiraldini e compagni. L’esordio, con una squadra però sperimentale, con l’Irlanda, è stato da dimenticare. Si sapeva però che con i Verdi sarebbe stata dura in ogni caso. Il riscatto è arrivato però la settimana successiva a Firenze con la Georgia: una sfida che andava oltre la semplice amichevole, bisognava vincere e così è stato, anche se la sofferenza non è mancata. Gli azzurri hanno tenuto alta la tensione e hanno battuto i Lelos davanti al pubblico di casa, sciogliendo i tanti dubbi della vigilia. Il match che, almeno a livello virtuale, poteva significare come uno spareggio per entrare/rimanere nel Sei Nazioni è stato sempre in mano alla squadra tricolore che però ha faticato e non poco a chiuderlo.

Nelle ultime due settimane sono arrivate poi le sfide alle due nazioni oceaniche. Quello di Padova con l’Australia sta un po’ a rappresentare lo stato della squadra di O’Shea. Contro i Wallabies davvero in nettissima crisi gli azzurri sono riusciti a trovare il gioco giusto per provare ad addirittura puntare ad una storica vittoria. Nei momenti decisivi però è mancato il killer instinct e alla fine, con il solito crollo fisico sul finale, gli australiani hanno sfruttato la maggior esperienza per chiudere il match. La stanchezza si è fatta poi sentire sabato scorso: a Roma, davanti al solito spettacolo di pubblico, sono arrivati gli All Blacks che hanno dominato in lungo e in largo lasciando soli 3 punti a Tommaso Allan e siglandone addirittura 66.

 





gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Carozza

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