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Nuoto, Gregorio Paltrinieri sogna tre ori alle Olimpiadi 2020: “Posso essere competitivo, valgo tre medaglie e ci proverò”

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Gregorio Paltrinieri ha ripreso gli allenamenti e punta dritto verso l’immediato futuro: il suo primo obiettivo è quello di farsi trovare pronto per il 16 settembre quando a Chun’An (Cina) disputerà la 10 km valida per le World Series di nuoto di fondo, poi lo sguardo va naturalmente anche più lontano e si spinge fino alle Olimpiadi di Tokyo 2020. Il carpigiano non si tira indietro e sogna di vincere addirittura tre medaglie d’oro nel Sol Levante, immaginando una magnifica doppietta 800-1500 in vasca condita dal trionfo in acque libere.

Un numero da veri fuoriclasse ma che sembra essere nelle corde di Greg come ha dichiarato al Corriere dello Sport: “Da qui a Tokyo non ci sarà giorno in cui perderò un minuto di allenamento, salute permettendo, per poter inseguire un grande obiettivo, quello di essere competitivo in tre gare nella stessa Olimpiade. Sono consapevole delle difficoltà di un percorso diverso dal solito, che mi porta ad esempio a essere in piscina dopo soli otto giorni di vacanza, ma so di poter valere tre medaglie e non tre qualsiasi e desidero provarci con tutte le forze“.

Il piano in acque libere è ormai definito per il Campione Olimpico: “Mi aspettano la gara in Cina, poi Abu Dhabi a inizio novembre e un’altra gara al caldo a marzo, infine un’ulteriore tappa di World Series a primavera prima dei campionati italiani. Già qualificarsi per i Mondiali sarà un successo. Partendo dalle prime esperienze dello scorso anno so che devo cambiare la tattica di gara, prendere l’iniziativa prima perché restare in gruppo è difficile. Sono convinto di poter fare molte vittime impostandola su ritmi più alti e di non portarmi appresso troppi avversari per la parte finale“.

L’emiliano prova a guardare anche oltre i Giochi: “Dopo le Olimpiadi avrò quasi 26 anni e non è un’età avanzata per un nuotatore ma mi guarderò indietro e vedrò già dieci anni di carriera che è tantissimo. Ci penso ogni tanto a cosa farò, dipenderà anche da come vivrò i prossimi due anni e da come andranno le gare. Di sicuro ci possono essere anche altre cose oltre al nuoto e non è escluso che decida di cambiare vita perché a 26 anni si può anche pensare di fare altro in modo produttivo ma per le scelte ci sarà tempo“.

 





Foto: shutterstock_1144071812

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