Seguici su

Basket

Basket, Gigi Datome contro la formula delle qualificazioni mondiali: “Così come sono le finestre non sono serie”

Pubblicato

il

Torna a parlare Gigi Datome: il capitano della Nazionale, stella del Fenerbahce ed ex Siena, Scafati, Virtus Roma, Detroit Pistons e Boston Celtics riprende a criticare la formula delle qualificazioni ai Mondiali di Cina 2019 così come voluta dalla FIBA. La sua posizione non è nuova, avendo egli già dedicato, l’anno scorso, un ampio post su Facebook alla questione che mette in contrasto FIBA ed Eurolega. Queste le sue parole in merito nell’intervista concessa al Corriere dello Sport, nella persona di Andrea Barocci:

Ho detto chiaramente quello che penso di queste finestre invernali della FIBA, che di fatto mi hanno impedito di andare in Nazionale a novembre e marzo. Non reputavo serio lasciar giocare la mia squadra (il Fenerbahce, ndr) senza di me, così come non ritengo seria una formula che obbliga tutte le nazionali a chiamare i giocatori, fargli fare due allenamenti e poi mandarli in campo. La Nazionale rappresenta il meglio di ogni movimento: con le finestre invernali non si permette agli atleti NBA di rispondere alle convocazioni, e lo stesso accade con i giocatori di Eurolega. E’ una guerra di potere tra FIBA ed Eurolega che si protrae da anni. Alla fine, in inverno vanno nelle rispettive nazionali non tutti i migliori, ma quelli che possono. Di conseguenza, il prodotto offerto al pubblico non è il migliore possibile. Il basket bisogna saperlo vendere bene per attirare più tifosi possibile. Insomma, questa storia mi sembrava e mi sembra una porcheria. Senza parlare poi del fatto che a giugno si sono disputate partite in contemporanea con i Mondiali di calcio… Io a giugno non dovevo giocare con il mio club, ma venivo da più di cento partite tra Nazionale e Fenerbahce, al più alto livello. Quindi non avrei neppure potuto garantire l’aiuto che avrei voluto. Era il momento di dire stop e riposarsi. Ora sono convinto di poter dare una mano alla squadra, come ho sempre fatto

Il riferimento di Datome è al fatto che, durante la stagione, i giocatori NBA non possono essere convocati perché impegnati con le proprie franchigie, mentre quelli di Eurolega sono bloccati dai club a causa delle battaglie reciproche che, con ogni mezzo, FIBA ed ULEB stanno combattendo per avere, in sostanza, un posto predominante nella pallacanestro europea. La FIBA non intende mollare il sistema delle finestre per le nazionali, l’ULEB non intende modificare il calendario dell’Eurolega in funzione delle Nazionali (ma allo stesso tempo ne tiene conto quando si tratta di stilare il calendario di Eurocup).

Il giocatore sardo ha inoltre parlato del clima azzurro tra passato e presente: “L’ambiente della Nazionale è sempre stato bello, anche quello che ho frequentato nel recente passato. Perché ci sono ragazzi di qualità che lavorano duro: quindi, tutto il mio rispetto per chi si impegna come fanno loro“.

Datome rassicura anche sulla condizione economica del Fenerbahce, che versa in condizioni migliori di una buona fetta di basket turco, con più di una squadra costretta a non iscriversi alla massima serie per mancanza di soldi: “Io non sono preoccupato, perché ho ricevuto rassicurazioni da parte del club, che è in regola con tutti i pagamenti. E poi il coach Obradovic e il gm Gherardini, dei quali ho grande stima, mi hanno assicurato che il budget è stato confermato, e che anche la prossima stagione competeremo per vincere ogni competizione. […]”

L’Italia giocherà le due partite di qualificazione ai Mondiali di Cina 2019 il 14 settembre al PalaDozza di Bologna contro la Polonia e il 17 settembre alla Fonix Hall di Debrecen contro l’Ungheria. Per Datome sarà il momento del ritorno dopo un anno di stop forzato, e lo stesso discorso vale per il suo compagno di squadra Nicolò Melli.





CLICCA QUI PER TUTTE LE NEWS SUL BASKET

Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter

Credit: Ciamillo

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *