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Tour de France 2018, Peter Sagan spaventa tutti verso i Mondiali di Innsbruck. Se tiene anche sulle salite dure…

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Nonostante l’arrivo nella città Mende abbia incoronato vincitore lo spagnolo Omar Fraile, Peter Sagan si rende protagonista anche nella quattordicesima frazione del Tour de France 2018, chiudendo in quarta posizione al termine di un percorso non adatto alle caratteristiche dello slovacco. L’attuale maglia verde infatti riesce a stringere i denti sulla Cote de la Croix Nueve, strappo di 3km oltre il 10% di pendenza situato a 2000m dall’arrivo. Segnali in vista dei Mondiali di Innsbruck?

Il campione del Mondo in carica sfrutta lo scompiglio generale nei primi chilometri causato dalle raffiche di vento per inserirsi nel gruppetto di testa, senza lasciarsi scappare l’occasione di entrare a far parte di una fuga numerosa (ben 32 corridori) che alla fine della corsa andrà in porto. Obiettivo principale per il 28enne della Bora-Hansgrohe quello di giungere davanti a tutti sul traguardo volante posto a Bessèges (a 97km dall’arrivo) per conquistare ulteriori 20 punti che rafforzerebbero la leadership della speciale classifica, approfittando dell’assenza del “diretto” rivale Alexander Kristoff tra gli attaccanti, secondo nella graduatoria distante 228 lunghezze prima del via della tappa odierna. Il fuoriclasse delle ruote veloci non si accontenta solo del 16° sprint intermedio vinto sulle strade della Grande Boucle, ma decide di mettersi alla prova nella seconda metà di corsa gareggiando contro diversi fuggitivi con doti da scalatore, a caccia di un piazzamento che gli permetta di mettere in saccoccia ulteriori punti in ottica maglia verde. Al termine di un GPM di seconda e uno di terza categoria, ma soprattutto dopo aver tenuto sulla dura ascesa verso la sommità della Cote de la Croix Nueve, Sagan giunge quarto al traguardo, davanti a corridori più accreditati come ad esempio Damiano Caruso e Pierre Rolland.

Il risultato ottenuto oggi non solo permette al tre volte detentore del titolo iridato di continuare la cavalcata verso l’abbattimento del muro dei 470 punti (record personale ottenuto nel 2016), ma anche di ragionare in vista di un’eventuale quarto successo (addirittura consecutivo) ai Mondiali, impresa mai riuscita finora. L’arduo tracciato in territorio austriaco pare molto più impegnativo rispetto a quello affrontato oggi, con un numero elevato di salite e con pendenze decisamente più ripide, intanto la sorprendente prestazione del 28enne slovacco intimorisce gli avversari.





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