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Ciclismo

David Lappartient: “Lotta al doping diversa dopo il caso Froome. Il nuovo ciclismo: tra salary cap e stop alle radioline”

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David Lappartient ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport nella quale ha esplicato le sue idee per un nuovo ciclismo, cogliendo anche l’occasione per esporsi sull’assoluzione di Chris Froome per il caso salbutamolo. Il Presidente della UCI ieri aveva fatto appello ai tifosi chiedendo di accettare la sentenza e di rispettare il ciclista, oggi ha replicato: “Non sono mai stato tenero con lui e con la sua Sky, ma faccio appello al senso di responsabilità del meraviglioso mondo del tifo ciclistico. Temo che qualche esagitato possa rovinare la festa del Tour. Chris è stato assolto e merita il massimo del rispetto. Può non essere simpatico, ma deve poter fare al meglio il suo mestiere. Confido che la ragione abbia la meglio sugli istinti“. Oltre ad aver specificato che le motivazioni della sentenza non verranno pubblicate dalla UCI (“se ritiene può farlo Sky”), David Lappartient ha poi esposto delle idee per il futuro.

LOTTA AL DOPING – Lappartient ha chiesto a Craig Reedie, Presidente della WADA, di adottare la sospensione preventiva automatica anche per i casi di valori anomali di sostanze soggette a restrizione d’uso come il salbutamolo: “Certo che i tempi d’inchiesta dovranno essere più rapidi. Ai tifosi del ciclismo dobbiamo dare certezze. Chi si presenta al via di una cosa deve poterla vincere e non può correre con un giudizio pendente“.

RIFORMA DEL PROFESSIONISMO – Presentata all’ultimo Direttivo, verrà resa pubblica nelle prossime settimane. Si parla di conservare i tre livelli di gare e di squadre ma con la possibilità di ottenere delle promozioni. Per i Grandi Giri, gli organizzatori avranno 2 wild card contro le attuali 4. I Grandi Giri rimarranno di tre settimane, addio alla proposta di ridurli a due.

INTRODUZIONE DEL BUDGET CAP – Sul modello del salary cap del calcio, si pensa di introdurre un limite massimo di budget per le squadre in modo da evitare che i migliori ciclisti vestano la stessa maglia.

RADIOLINE – Saranno assenti a Mondiali, Europei e Olimpiadi. Da più parti si chiede un’abolizione totale ma Lappartient sottolinea la loro importanza per la sicurezza: situazione da valutare.

 





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