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Calcio, Mondiali Russia 2018: l’Arabia Saudita ai raggi X. Sognando di ripetere il 1994 con i gol di Mohammed Al-Sahlawi

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L’Arabia Saudita ha bagnato il debutto sulla panchina dell’Italia di Roberto Mancini. A differenza degli azzurri, però, “I figli del deserto” parteciperanno al Mondiale di Russia 2018. Si tratta della quinta partecipazione alla rassegna iridata e la prima fu nel 1994 negli Stati Uniti, quando l’Arabia Saudita raggiunse addirittura gli ottavi di finale, che rappresentano il miglior risultato di sempre per la nazionale araba.

Un Mondiale indimenticabile quello, con le vittorie su Marocco e Belgio (da ricordare il gol di Saeed Al-Owairan contro i belgi) che permisero all’Arabia Saudita di superare il girone, prima di essere sconfitta per 3-1 dalla Svezia. Successivamente gli arabi si qualificarono ai successivi tre Mondiali (senza mai superare il primo turno), ma quello del 2006 in Germania è stato anche l’ultimo per i “Leoni del deserto”.

L’Arabia Saudita ha una grande tradizione di tecnici argentini ed anche in Russia sarà guidata da un allenatore proveniente dal paese sudamericano, Juan Antonio Pizzi. Incredibile la storia di Pizzi, che aveva mancato la qualificazione con il Cile, ma ci sarà comunque al Mondiale dopo essere stato ingaggiato a novembre dall’Arabia Saudita al posto del connazionale Edgardo Bauza, il quale aveva preso il posto di Bert van Marwijk, il tecnico per tutte le fasi di qualificazione.

ROSA

Pizzi ha deciso di escludere dai 23 per il Mondiale l’attaccante Nawaf Al Abed, che con cinque reti nella seconda fase aveva trascinato al Mondiale gli arabi. Un buon attacco vista la presenza di Fahad Al-Muwallad, autore del gol decisivo contro il Giappone) ed uno dei tre giocatori che gioca in Europa (al Levante) insieme all’altro attaccante Salem Al-Dawsari (Villareal) e Yahya Al-Shehri (Leganés)

Portieri: Yasser Al-Mosailem (Al-Ahli), Abdullah Al-Muaiouf (Al-Hilal), Mohammed Al-Owais (Al-Ahli)

Difensori: Ali Al-Boleahi (Al-Hilal), Mohammed Al-Burayk (Al-Hilal), Mansour Al-Harbi (Al-Ahli), Yasir Al-Shahrani (Al-Hilal), Motaz Hawsawi (Al-Ahli), Omar Hawsawi (Al-Nasr), Osama Hawsawi (Al-Hilal)

Centrocampisti: Abdullah Ateef (Al-Hilal), Salman Al-Faraj (Al-Hilal), Abdulmalek Al-Khaibri (Al-Hilal), Abdullah Al-Khaibari (Al-Shabab), Taisir Al-Jassim (Al-Hilal), Hussein Al Moghawi (Al-Ahli), Yahya Al-Shehri (Leganés), Hattan Bahbir (Al-Shabab), Mohamed Kanu (Al-Hilal)

Attaccanti: Fahad Al-Muwallad (Levante), Mohannad Asiri (Al-Hilal), Salem Al-Dawsari (Villarreal), Mohammed Al-Sahlawi (Al-Nasr)

 

STELLA

Mohammed Al-Sahlawi è stato il grande protagonista nella prima fase di qualificazione ai Mondiali. Il bomber dell’Al Nasr, squadra che milita nel campionato saudita, ha segnato ben quattordici gol nel primo girone, che sono valsi il primo posto all’Arabia Saudita davanti agli Emirati Arabi Uniti. Su di lui Pizzi fa grande affidamento e i suoi gol possono valere una seconda storica qualificazione agli ottavi di finale

 

OBIETTIVO

L’Arabia Saudita è stata inserita nel gruppo A con l’Uruguay, i padroni di casa della Russia e l’Egitto. Sulla carta è la quarta forza, ma, se l’Uruguay appare un ostacolo insormontabile, con russi ed egiziani può davvero giocarsela. L’obiettivo è quello di provare a fare il meglio possibile, magari centrando una vittoria ad un Mondiale che manca proprio da quello storico 1994.

 

 





 

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Foto: Daykung / Shutterstock.com

 

robertosantangelo@oasport.it

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