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Basket, Finale Scudetto 2018: gara-3 è il crocevia per il titolo. Trento per accorciare, Milano per l’allungo decisivo

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La Finale Scudetto riparte da Trento e dal 2-0 per Milano. Una gara-3 decisiva quella di stasera, un vero e proprio crocevia per il titolo di Campione d’Italia. Da una parte c’è una Dolomiti obbligata a vincere per accorciare le distanze e dall’altra c’è un’Olimpia che sa di poter infliggere forse il colpo decisivo agli avversari.

Si gioca in casa di Trento, che in questi playoff non ha mai perso davanti ai propri tifosi. La squadra di Buscaglia ricomincia dalle cose buone viste nella sfida di due giorni fa al Forum, dall’atteggiamento mostrato in campo da Forray e compagni, dalla voglia di non mollare mai e dalle prestazioni di Shields (finora il migliore) e Gomes. Certo ci sarà bisogno del miglior Sutton, finora praticamente mai incisivo nella serie, e anche di Hogue, con entrambi finora nettamente battuti nei duelli con i lunghi milanesi.

Dall’altra parte arriva una Milano che ha vinto di squadra gara-1 e più con le individualità gara-2. Andrew Goudelock è stato finora l’uomo in più per Simone Pianigiani, con l’americano decisivo in entrambe le partite. Se al “Mini Mamba” si aggiunge anche il pazzesco Curtis Jerrells di giovedì sera, allora le cose per l’Olimpia si fanno più facili. Non solo loro due, ma anche la classe e l’esperienza di un giocatore come Micov e poi soprattutto il lavoro dei due lunghi, con Tarczewski e Gudaitis fattori importanti nel 2-0 di Milano.

Milano sta tirando benissimo da tre punti, con una percentuale vicina al 50% (46,9) e Trento non è ancora riuscita a trovare le giuste contromosse per fermare i bombardieri milanesi. L’Olimpia finora è riuscita in maniera positiva ad uscire da tutti i momenti complicati della serie e sa che ora tutta la pressione è sulle spalle degli avversari. La Dolomiti deve ulteriormente alzare il livello fisico della sua difesa (98 punti subiti la prima e 90 la seconda) e spera che anche il fattore pubblico sia determinante.

Queste le parole dei coach. Simone Pianigiani avvisa la sua squadre delle difficoltà che ci saranno questa sera: “Andiamo a Trento in un fortino imbattuto nei playoff quindi sarà più difficile. Dovremo essere bravi a prendere falli mentre lo siamo stati a non dare a loro un vantaggio come era successo nelle serie precedenti. Adesso serve vincere in trasferta perché nei playoff è necessario. Siamo in vantaggio ma non abbiano fatto ancora niente e per farlo a Trento dovremo essere più cinici, eliminare quei punti facili da palla persa che possiamo eliminare e infine andare di più in lunetta“.

Maurizio Buscaglia invoca il tifo e poi commenta anche l’assenza dello sfortunato Diego Flaccadori (problema al cuore e out fino a fine stagione): “Ci dispiace molto per l’assenza di Flaccadori, perché si meritava di giocare la FInale Scudetto dopo una stagione in crescendo salita ulteriormente di livello con l’arrivo dei playoff. Allo stesso tempo siamo contenti di sapere che questo piccolo problema si risolverà e che Diego dopo un po’ di riposo tornerà ancora più forte di prima. In gara-3 dovremo fare un passo in più rispetto a gara-2, in particolare in certe situazioni precise, quei piccoli momenti in cui dobbiamo essere più bravi a gestire i palloni e non commettere errori gratuiti. Il nostro pubblico ci aiuterà: verranno in missione, come sempre”.

 





 

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Credit: Ciamillo

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