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Scherma, Elisa Di Francisca: “Torno a gareggiare a Milano come fosse la mia prima volta”

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A distanza di quarantuno anni la scherma torna a Milano. Dal 7 al 10 giugno andranno in scena gli Assoluti e le attese sono tante per gli azzurri che si preparano al meglio possibile in vista delle rassegne internazionali cui prenderanno parte.

Tra gli osservati speciali, c’è un’atleta che ha dato tanto alla disciplina ed ha deciso di tornare a gareggiare per dimostrarsi all’altezza della situazione, avendo come traguardo finale le Olimpiadi di Tokyo 2020. Stiamo parlando della fiorettista biolimpica Elisa Di Francisca che, mamma del suo Ettore, si esibirà sulla pedana meneghina.

E’ come se fosse la prima volta – confessa la fuoriclasse nostrana, intervistata dalla Gazzetta dello Sport – Mi sento nervosa e sono molto emozionata per questa gara. La prendi sì in maniera diversa perché sai tutto quello che hai fatto, sei più sicura da un lato, ma dall’altro hai più responsabilità. Quindi è uguale a quanto ero piccola“.

Di Francisca che valuta poi le proprie compagne di squadra in Nazionale ed il movimento: “C’è la Volpi, ma lei è già grande. Riguardo alle più piccole, c’è preoccupazione, non c’è molto da guardare. Mancano gli esempi di lavoro, di gente che suda e si sacrifica, di gente che è in grado di insegnare, di sacrificare e sudare, di allenarsi sempre e comunque anche se le cose vanno bene”.

Sulle difficoltà di Arianna Errigo nel tornare al vertice della specialità, il parere della schermitrice è chiaro: “Lei vive un momento particolare, si barcamena tra due armi diverse. A livello mentale e fisico è molto stancante perché va, ritorna, non fa in tempo che deve ripartire, una gara va bene, l’altra fatica, è normale che sia difficile fare tutto, forse sta cercando ciò che sto cercando di fare io: conciliare la vita da atleta con quella di mamma e lei deve conciliare la sciabola con il fioretto”.

Tornando ad aspetti che la riguardano personalmente la Di Francisca ha ammesso: “Quest’anno mi sono voluta dedicare ad Ettore, alla famiglia, al mio compagno, a quello che abbiamo deciso di creare. Ho allattato e ancora allatto fino a quando mio figlio compie un anno,  poi penserò alla qualificazione olimpica. I Mondiali li lascio fare alle ragazze che hanno sudato e si sono sacrificate in questa stagione, penso sia giusto, non è che arrivo e mi buttano dentro, non la vedo una cosa cosa bella, non mi appartiene”.

 





 

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Foto: comunicato Federscherma

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