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Jorge Lorenzo, GP Spagna 2018: “Jerez arriva al momento giusto per una svolta. E sul futuro…”

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Tra i piloti che avevano il volto più scuro nel corso della conferenza stampa che ha dato il via al weekend del Gran Premio di Spagna della MotoGP c’era, senza dubbio, Jorge Lorenzo. Lo spagnolo della Ducati, infatti, è reduce da un inizio di campionato ben lontano dalle sue aspettative, che lo vedevano maggiormente fiducioso rispetto ad un 2017 davvero negativo. Le prime tre gare di quest’anno hanno nuovamente visto l’ex Yamaha faticare parecchio e l’arrivo su uno dei tracciati di casa potrebbe dare al maiorchino una iniezione di fiducia che, ora come ora, sarebbe fondamentale. “Jerez de la Frontera è sempre stato un tracciato positivo per me, nel quale ho ottenuto tanti buoni risultati, podi e vittorie – ricorda il numero 99 – Anche per la Ducati, solitamente è una pista favorevole e arriva al momento ideale, dopo un avvio di campionato non certo soddisfacente. Già da Losail ho iniziato con il piede sbagliato per colpa del problema ai freni. Dopodichè abbiamo corso su due circuiti complicati per le caratteristiche della nostra moto e fatto quello che si poteva. Jerez, dunque, arriva al momento giusto per invertire la tendenza e dimostrare il nostro reale valore”. 

Le aspettative per domenica, quindi, sono alte. “Sono convinto che in gara potremo fare bene e che tutto sarà possibile. Su questa pista abbiamo completato degli ottimi test nel corso dell’inverno e sono fiducioso, anche se l’asfalto è stato cambiato. Stiamo per incominciare un filotto di tracciati che mi piacciono e nei quali sono sempre andato bene. Devo assolutamente tradurre il tutto in risultati concreti per provare ad invertire la rotta. Quest’anno l’avevo iniziato in maniera eccellente con i test di Sepang, facendo segnare anche il record assoluto. Purtroppo, poi, la moto è stata cambiata e non sono più riuscito a trovarmi a mio agio. In gara, per esempio, ho più problemi rispetto ad un anno fa, per cui il legame con la moto non è certo dei migliori e, tranne alcuni momenti, non sono mai stato veloce come avrei voluto”. 

Imbeccato dai giornalisti, poi, Lorenzo dice la sua sul caso Marquez-Rossi. “Non ho certo paura di correre fianco a fianco con Marc, l’ho già detto diverse volte. Tuttavia, come è ben noto, sono già diversi anni che ritengo che la questione dei sorpassi e contatti debba essere gestita in maniera differente. Servono pene più severe”.

Ultimo capitolo sul futuro, ancora in alto mare, a quanto pare. “Solitamente in MotoGP quello che conta sono gli ultimi risultati. I miei, come è ben visibile, non sono certo buoni, per cui non sono assolutamente nella posizione giusta per negoziare un contratto. Per cui, meglio rimboccarsi le maniche e pensare a come migliorare nel presente”. 

 

 

 

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alessandro.passanti@oasport.it

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