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Ciclismo

Giro d’Italia 2018, la consacrazione di Elia Viviani. Un campione totale tra pista e strada

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La seconda vittoria in due giorni, specialmente per come sono arrivate, non può passare inosservata. Elia Viviani è l’assoluto protagonista delle tre tappe in Israele per la Grande Partenza del Giro d’Italia 2018: successo a Tel Aviv e ad Eilat con due volate grazie alle quali si è confermato lo sprinter più forte al via della corsa rosa.

In entrambe le occasioni, Elia è riuscito a destreggiarsi alla perfezione nella confusione della volata senza sfruttare a pieno le potenzialità della Quick-Step Floors, lanciando in entrambe le occasioni la volata partendo dalla ruota di Sam Bennett. A Tel Aviv, poi, è saltato in scia a Mareczko, mentre ad Eilat è uscito di forza dalla ruota dell’irlandese, saltandolo negli ultimi 150 metri nonostante una chiusura eccessiva del velocista della Bora-Hansgrohe alle transenne che avrebbe potuto metterlo in difficoltà. Con coraggio, occhio e mestiere, però, si è infilato e ha preso di forza la posizione nei confronti dell’avversario, che non ha avuto la forza per reagire. Più lontano tutti gli altri, mai realmente in corsa per scavalcare Viviani. 

Quando sono passati solo tre giorni, il veronese ha già raddoppiato il numero di successi ottenuti in carriera al Giro d’Italia, conteggio che era fermo alla vittoria di Genova del 2015. Da lì un rapporto complesso con il Giro, ma in questo 2018 sta confermando di aver fatto un netto salto di qualità dopo le tante (e belle) vittorie di inizio stagione. Ormai non può che essere considerato tra i più forti velocisti del mondo, e considerando anche l’oro conquistato alle Olimpiadi di Rio 2016 nell’Omnium su pista si è elevato a campione completo. Una volta completata la prima parte della carriera in Brasile, ora Viviani si è concentrato solo sulla strada. Un percorso non facile e che ha avuto anche delle avversità, ma che ora lo vede splendere di luce propria nella corsa cui, probabilmente, tiene di più. Assieme alla Milano-Sanremo: un sogno che coltiva ormai da un paio di stagioni, prossimo grande obiettivo di un fenomeno con le gambe e con la testa che raramente manca il bersaglio. E il traguardo di via Roma, ora più che mai, sembra davvero nelle sue potenzialità per andare ad impreziosire una carriera che probabilmente già negli scorsi due giorni è entrata in una nuova dimensione. 





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Foto: comunicato Rcs

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