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Ciclismo

Giro d’Italia 2018, avvio sottotono per Fabio Aru. Limitati i danni con Froome, preoccupa il distacco da Dumoulin

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L’imperativo, alla vigilia della cronometro di Gerusalemme che ha aperto il Giro d’Italia 2018, era limitare i danni. Fabio Aru non aveva grandi aspettative per la tappa di oggi, ma i 50” di distacco da Tom Dumoulin potrebbero comunque far suonare un primo campanellino dall’arme per i suoi tifosi. È davvero così? 

In primis, il Giro è lungo e non c’è motivo di allarmarsi dopo la prima tappa, anche se il risultato non è quello atteso. Certo, era preventivabile che il sardo lasciasse sul piatto qualche decina di secondi (ieri avevamo ipotizzato tra 20 e 40), ma forse arrivare a sfiorare il minuto è troppo anche pensando ai 34 chilometri di Trento, che potrebbero rappresentare un fardello ben più pesante in prospettiva. Sui social, Aru ha tranquillizzato tutti: ”Complimenti a Tom sapevamo che sul suo terreno avrebbe guadagnato, per quel che mi riguarda, sinceramente non ho voluto prendere troppi rischi perché avevo visto questa mattina che il percorso era insidioso. Comunque sia, sono contento che il Giro sia iniziato e abbiamo davanti venti giorni molto, molto impegnativi”.

Le parole di un ragazzo maturo, che ha preferito rimanere in bici e magari perdere una decina di secondi in più che cadere e compromettere l’intera corsa rosa, anche vedendo le difficoltà incontrate da tanti in ricognizione proprio nel guidare la bici su un asfalto a tratti molto insidioso. Inoltre, anche se ha perso 50” da Dumoulin può comunque guardare con maggior fiducia ai distacchi dagli altri grandi favoriti per la maglia rosa: Thibaut Pinot è 17” avanti a lui, Chris Froome solo 13, mentre Miguel Angel Lopez gli è addirittura finito alle spalle. Alla fine, differenze marginali, con i soli Domenico Pozzovivo e Simon Yates che tra gli umani hanno fatto realmente la differenza pensando alla lotta per il podio e per la maglia rosa.

Se non ha brillato, Fabio Aru non ha nemmeno demeritato. Per il capitano della UAE Emirates il vero Giro d’Italia inizierà martedì prossimo con le prime tappe in Sicilia. Già messo nel mirino l’Etna, anche se è probabile che il miglior Aru lo vedremo nella terza e decisiva settimana, quando si faranno i conti con le tante salita di questo Giro d’Italia.





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Foto: Marco Alpozzi – LaPresse – Comunicato Stampa Rcs

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