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Tennis: Elisabetta Cocciaretto, una nuova speranza per il movimento?

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Dal 10 all’11 febbraio si alza il sipario sull’edizione 2018 della Fed Cup, competizione mondiale a squadre del tennis femminile. L’Italiaal PalaTricalle “Sandro Leombroni” di Chieti, sfiderà la Spagna, avversario complicato, nel 1° turno del World Group II per avere poi la chance di giocarsi ad aprile (21-22) l’accesso al Gruppo Mondiale nel playoff.

Tathiana Garbin fa di necessità virtù e si affida ad un roster di giocatrici giovani con l’eccezione di Sara Errani, leader del gruppo, per l’incontro con le iberiche. Saranno infatti appunto SaritaJasmine Paolini, Deborah Chiesa ed Elisabetta Cocciaretto le protagoniste di questa sfida.

E’ evidente che la convocazione della 17enne Cocciaretto colpisce l’attenzione di tutti. La ragazza, nativa di Fermo e classe 2001, è reduce da un ottimo inizio di stagione culminato nelle semifinali raggiunte negli Australian Open 2018 junior. Da quel risultato i fari dell’attenzione mediatica si sono accesi su di lei e, visto il momento complicato vissuto dal movimento tennistico femminile, ci si chiede: potrebbe essere lei una nuova speranza?

Difficile dirlo con certezza. Di sicuro la ragazza ha dimostrato nella sua pur breve carriera di avere carattere e determinazione. Classe 2001, vincitrice del  Lemon Bowl (torneo prestigioso internazionale vinto nella categoria under10), campionessa italiana under11 nel 2012, under12 nel 2013, under13 e 14 (al primo anno) nel 2014 e nuovamente nel 2015, cresciuta nel Circolo Tennis Porto San Giorgio ed ora in pianta stabile nel centro tecnico federale di Tirrenia, la Cocciaretto ha dovuto fare i conti con un infortunio alla schiena che le ha un po’ tarpato le ali nel 2016.

Con la solita grinta però ha ritrovato il suo tennis, molti la paragonano a Sara Errani per questo, e nel settembre 2017 ha preso parte agli US Open junior, per la prima volta, raggiungendo gli ottavi di finale. Poi, quanto accaduto a Melbourne, è storia nota con il ko in semifinale contro l’asiatica Liang En-shuo (Cina Taipei) e due match point a disposizione non sfruttati. Un percorso, comunque, di grande livello per “Cocci”, come viene soprannominata nell’ambiente. Prestazioni non sfuggite all’occhio attento del capitano Garbin, premiandola con questa prima convocazione in Nazionale per farle assaporare l’atmosfera della Fed Cup che, forse, tra qualche anno potrebbe essere il suo palcoscenico.

 





 

 

 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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