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Sci Alpino

Sci alpino, Olimpiadi PyeongChang 2018: quali scenari per la combinata femminile? La manche chiave sarà la discesa

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Lo sci alpino femminile alle Olimpiadi Invernali di PyeongChang 2018 vivrà domani l’ultimo evento individuale, prima dello spettacolo del team event di sabato. Domani è in programma la combinata, anticipata di un giorno per via del maltempo previsto per venerdì. Un cambio di programma inaspettato, che non altera però i valori in campo. La donna da battere è Mikaela Shiffrin: l’americana era arrivata con l’intento di disputare tutte e cinque le gare individuali ma, complice la delusione del podio sfumato in slalom, ha poi rinunciato alla velocità. La 22enne in combinata ci sarà e proverà ad agguantare il secondo oro di questi Giochi.

In tante, però, promettono battaglia. Dalla svizzera Wendy Holdener, già in palla in slalom, alla slovacca Petra Vlhova, che invece tra i paletti stretti ha deluso. E poi ancora Lindsey Vonn, reduce dalla delusione del bronzo nella sua ultima discesa olimpica, la slovena Ana Bucik, la norvegese Ragnhild Mowinckel, grande rivelazione di questi Giochi con due argenti (gigante e discesa), l’austriaca Ramona Siebenhofer e l’elvetica Michelle Gisin. Sono in tante a poter dire la loro, complice il format che unisce velocità e tecnica, e tra queste anche le azzurre. Sofia Goggia sarà al cancelletto di partenza, insieme a Federica Brignone, che si porta dietro la contusione patita in discesa, Johanna Schnarf e Marta Bassino.

Per l’Italia, come per tutte le atlete, anche se in modo diverso, sarà la discesa la manche chiave (come è stato per gli uomini, complice il maltempo), quella che potrebbe aprire a diversi scenari nella seconda. Shiffrin quest’anno si è mostrata più che competitiva in questa specialità, aspetto che contribuisce a renderla la principale favorita. L’americana è capace non solo di contenere il distacco dalle specialiste, ma anche di fare corsa pari, facendo poi la differenza nella sua disciplina, lo slalom. Il risultato della gara tra i paletti stretti non deve infatti ingannare: Mikaela ha ricaricato le batterie e sarà pronta per tornare sul gradino più alto del podio. Obiettivo rimanerle in scia, dunque, per due specialiste dello slalom come Holdener e Vlhova. Altre, invece, come la Vonn, dovranno trarre il meglio dalla discesa, per poi limitare i danni e gestire l’eventuale margine in slalom. Discorso a parte per Mowinckel: lo slalom non è la sua specialità preferita ma in questi giorni ha mostrato uno stato di forma eccellente e potrà pertanto dire la sua. Lei, come Gisin, potrà essere una mina vagante.

La discesa sarà chiave anche per le azzurre. In primis per Goggia: in slalom non si trova propriamente a suo agio, in stagione lo ha allenato poco e dovrà quindi massimizzare le sue doti di discesista. Stesso discorso per Schnarf, che dovrà rispolverare le doti di combinatista che aveva un tempo: l’azzurra non ha preso parte alla discesa ma ha ben figurato in superG per cui è lecito attendersi qualcosa. Le condizioni di Brignone sono da valutare dopo la brutta botta patita in discesa ma dovrebbe stringere i denti ed essere al via. Il percorso della gara veloce, che sarà tracciata dal tecnico francese della FIS Jean-Philipe Vulliet, non si addice alle sue caratteristiche per cui dovrà dare il meglio, per poi giocarsi tutto in slalom. Lo stesso vale per Bassino (seconda in combinata a Lenzerheide): l’obiettivo è riuscire ad abbassare di almeno 1″ il tempo fatto segnare in prova in discesa e risalire nella seconda manche.

 

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alessandro.tarallo@oasport.it

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Foto: Fisi-Pentaphoto

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