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Biathlon, Olimpiadi Invernali PyeongChang 2018: le ambizioni delle italiane nella sprint. Dorothea Wierer punta a medaglia e inseguimento

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Domani sabato 10 febbraio la sprint femminile aprirà il programma del biathlon alle Olimpiadi Invernali di PyeongChang 2018. La squadra italiana si presenta con la speranza di poter fare bene e rompere il ghiaccio in vista delle gare su quattro poligoni e delle staffette che, almeno sulla carta, potrebbero essere più favorevoli alle azzurre. Andiamo a vedere le ambizioni e le possibilità delle quattro italiane che prenderanno parte alla gara.

WIERER Dorothea: l’asso della squadra italiana. Già sul podio in stagione nel format ad Hochfilzen nel mese di dicembre, non teme nessuno. Le indicazioni sullo stato di forma arrivate a gennaio sono state ottime e in Corea può puntare in alto, già a partire da domani. Outsider di lusso, non è tra le grandi favorite perché forse ha un passo sugli sci leggermente inferiore a quello delle varie Dahlmeier, Kuzmina, Makarainen. Avrà bisogno della gara perfetta al tiro per provare a salire sul podio e per mettersi nella posizione di attacco perfetta per l’inseguimento, che probabilmente è il format in cui guarda con maggiori possibilità alle prime 3 posizioni.

VITTOZZI Lisa: la più giovane, ma non per questo meno competitiva. Lo scorso anno ha sfiorato la medaglia nella sprint dei Mondiali, negli ultimi 12 mesi è cresciuta ulteriormente e sa di avere quantomeno la possibilità di giocarsi dei buoni piazzamenti. Più indicate per le sue caratteristiche le gare su quattro poligoni, in cui può far valere le qualità al tiro, sia dal punto di vista della precisione che della velocità. Importante non sbagliare per mettersi nelle migliori condizioni di scrivere una bella storia.

SANFILIPPO Federica: una delle mine vaganti della gara. Anche lei è rimasta delusa nella sprint iridata del 2017, chiusa al quinto posto ma vicinissima al podio. Ha un ottimo potenziale sugli sci ma difetta, talvolta, di precisione al tiro. Però alle Olimpiadi contano solo le medaglie: potrebbe prendersi qualche rischio in più, in stile tutto o niente. Non è detto che basti, ma può provarci.

GONTIER Nicole: già il fatto di essere alle Olimpiadi per lei è una piccola vittoria. Lo scorso anno aveva perso il posto nella squadra di Coppa del Mondo, proprio nella stagione a Cinque Cerchi l’ha riconquistato. Sa fare risultato (in passato è salita sul podio in Coppa) e sembra aver superato i problemi fisici che l’avevano attanagliata. Resta il difficile rapporto con il poligono, ma colpendo i 10 bersagli in programma potrebbe davvero far saltare il banco.

 





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