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Basket, Qualificazioni Mondiali 2019: occasione d’oro per l’Italia. Vincere con l’Olanda per avvicinare la seconda fase

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L’Italbasket di Meo Sacchetti torna in campo. Dopo la finestra di novembre il primo avversario del doppio impegno di questa parentesi sarà l’Olanda. La classifica parla chiaro: gli azzurri guidano il raggruppamento (che comprende anche Croazia e Romania) a punteggio pieno. Una vittoria, quindi, avvicinerebbe l’Italia alla seconda fase, alla quale accederanno le prime tre squadre (conservando il punteggio maturato contro le altre due qualificate).

L’Olanda non dovrebbe rappresentare un avversario particolarmente proibitivo. Gli orange, però, sono capaci di tutto, come dimostrato a novembre quando in pochi giorni sono riusciti a sorprendere la Croazia e poi soccombere con la Romania. Ci sarà da fare attenzione soprattutto a Yannick Franke, talento 21enne che milita a Trento, ma anche ad un gruppo che offrirà agli azzurri l’eterno problema di dover fronteggiare avversari più grossi e dotati fisicamente.

Le incognite, però, riguardano proprio l’Italia. Mancheranno due pedine fondamentali, il capitano Pietro Aradori e Alessandro Gentile. La partita con l’Olanda sarà dunque una sorta di prova del nove per tutti gli altri, per confermare anche senza i due leader le cose positive mostrate a novembre. I due giocatori della Virtus, infatti, non sono stati i migliori del primo doppio impegno a livello statistico, ma hanno saputo far valere la loro maggiore esperienza nei momenti chiave di entrambe le partite. Ora tocca agli altri.

L’Italia dovrà ripartire dal gruppo più che dai singoli. Servirà lo stesso atteggiamento mostrato nei primi due incontri. La grinta, la voglia di sporcarsi le mani, di aiutarsi e sacrificarsi. Le stesse qualità che hanno consentito di dominare la Croazia (pur rimaneggiata). Già, perché se è vero che Gentile fu fondamentale per tenere gli azzurri a contatto, la partita la decisero le “seconde linee” (Aradori in panchina per quasi tutto il secondo tempo). Servirà lo stesso Amedeo Della Valle, finalmente esploso in azzurro, ma serviranno soprattutto gli Abass, i Burns, i Biligha, l’anima del nuovo corso targato Sacchetti. Tornerà, poi, Davide Pascolo, uno che non si tira mai indietro quando c’è da lottare, e il talento, che non manca a questo gruppo, dei giovani Flaccadori e Fontecchio così come di Polonara, poco protagonista a novembre.

Servirà dunque riprendere il cammino da dove lo si era interrotto. La strada che porterà al Mondiale è ancora lunga e piena di ostacoli, da affrontare uno dopo l’altro. Il primo di questi si chiama Olanda.

 





 

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alessandro.tarallo@oasport.it

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Credit: Ciamillo

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