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NBA 2017-2018: Lebron James entra nella leggenda, ma per i Cavs è ancora notte fonda. Celtics ko, vincono i Warriors

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Lebron James entra nella leggenda ma per i Cavs è ancora notte fonda. Nel club dei giocatori che hanno superato quota 30.000 punti in carriera in NBA ora c’è anche Lebron, il settimo di una speciale classifica che lo accomuna a Kareem Abdul-Jabbar (38.387 punti), Karl Malone (36.928), Kobe Bryant (33.643), Michael Jordan (32.292), Wilt Chamberlain (31.419) e Dirk Nowitzki (30.808). James, tra l’altro, con i suoi 33 anni è il più giovane di sempre ad aver raggiunto questo traguardo, tagliato al termine del primo quarto con un fantastico jump shot in isolamento contro Danny Green. Ma per i suoi Cleveland Cavaliers arriva l’ennesima sconfitta, la sesta nelle ultime sette gare. I carnefici stavolta sono i San Antonio Spurs, che prevalgono 114-102 nonostante le assenze di Kawhi Leonard, Manu Ginobili e Rudy Gay, tenendo in pugno il match sin dal secondo quarto e conducendolo in porto senza troppi patemi nel finale di gara. Il mattatore è LaMarcus Aldridge, dominante sotto canestro con 30 punti e 8 rimbalzi, ma è eccellente anche la prova di Dejounte Murray, autore di 19 punti e 10 rimbalzi in soli 29 minuti. Sul fronte opposto, Lebron predica nel deserto con 28 punti, 9 rimbalzi e 7 assist all’attivo, ed ora anche il terzo posto a Est non è più al sicuro.

In crisi profonda, nel frattempo, piombano anche i Boston Celtics, che incappano nella quarta sconfitta consecutiva, stavolta allo Staples Center contro i Los Angeles Lakers al termine di un match estremamente equilibrato. I Lakers prevalgono 108-107 e ringraziano uno splendido Kyle Kuzma, letteralmente scatenato nell’ultimo quarto, nel corso del quale mette a referto 17 dei suoi 28 punti totali, sommergendo i Celtics a suon di triple (5/7 dall’arco dei tre punti) e ribaltando le sorti di una partita che a 8 minuti e mezzo dalla fine sembrava segnata in favore degli ospiti. Ma anche Jordan Clarkson (22 punti) e Julius Randle (14 punti e 14 rimbalzi) contribuiscono in maniera determinante alla causa dei Lakers, che respingono in tal modo il solito superlativo Kyrie Irving, autore di 33 punti con un clamoroso +16 di plus/minus.

Sull’altro versante, invece, riparte la corsa dei Golden State Warriors, che stendono 123-112 i New York Knicks, piazzando il parziale decisivo nel terzo quarto (37-26) e gestendo la gara nelle battute conclusive. Dopo il passo falso contro i Rockets, i padroni dell’Ovest dunque consolidano la prima posizione con 32 punti in 33 minuti del solito impressionante Steph Curry, autore di 8 triple a referto su 15 tentativi, mentre Kevin Durant si traverse da assistman e chiude la sua prova con 14 punti e 14 assist, vanificando i 21 punti di Michael Beasley e i 20 punti di Courtney Lee.

Emozioni a raffica, intanto, alla Chesapeake Energy Arena, dove gli Oklahoma City Thunder superano 109-108 i Brooklyn Nets al termine di una sfida ricca di capovolgimenti di fronte. A incanalare il match nella direzione di Oklahoma ci pensa, manco a dirlo, un fenomenale Russell Westbrook, autore del layup decisivo a 3”3 dalla fine, che vanifica il canestro realizzato poco prima da Spencer Dinwiddie e regala ai Thunder una vittoria determinante per blindare il quinto posto nella Western Conference. Westbrook conclude la sua prestazione con 32 punti, 5 assist e 6 rimbalzi, ma è fondamentale anche il contributo di Paul George (28 punti e 9 rimbalzi) per consentire ai padroni di casa di rispondere ai sei giocatori in doppia fila dei Nets, tra cui spiccano i 19 punti di Joe Harris, un autentico cecchino dall’arco dei 3 punti con 5 triple su 5 tentativi.

Occorre uno strepitoso Garrett Temple, infine, per consentire ai Sacramento Kings di espugnare l’Amway Center e stendere gli Orlando Magic, sconfitti in rimonta 99-105. I Magic si trovano avanti 97-94 a 3’58” dalla fine, ma incassano un parziale di 0-11 con 9 punti di fila di Temple e sono costretti a soccombere nello scontro tra le ultime della classe, a dispetto dei 22 punti di Evan Fournier, dei 21 punti di Elfrid Payton e della doppia doppia di Aaron Gordon, autore di 16 punti e 12 rimbalzi. Percentuali da fenomeno, invece, per Temple, che mette a referto 34 punti con 14/17 dal campo, affiancato da un superbo Willie Cauley-Stein, autore di 21 punti e 9 rimbalzi con un fantastico +27 di plus/minus.

Ecco il riepilogo dei risultati della notte NBA:
Orlando Magic-Sacramento Kings 99-105
Oklahoma City Thunder-Brooklyn Nets 109-108
San Antonio Spurs-Cleveland Cavaliers 114-102
Golden State Warriors-New York Knicks 123-112
Los Angeles Lakers-Boston Celtics 108-107





mauro.deriso@oasport.it

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Foto: Facebook NBA

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