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MotoGP, Test Sepang 2018: le pagelle. Indicazioni positive per tutti i top team. Jorge Lorenzo sbaraglia la concorrenza

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Il sipario sulla stagione 2018 della MotoGP è stato ufficialmente alzato. Dopo l’assaggio dei test di Valencia a novembre, la tre giorni di Sepang ha permesso a piloti e scuderie di entrare nel vivo e di raccogliere finalmente riscontri in pista. Le indicazione dei test malesi sono state positive per tutti e tre i top team, così come per i piloti. Andiamo quindi a dare i voti ai protagonisti.

Yamaha 7,5 – La palma di migliore va per forza di cose alla scuderia di Itawa. Era quella che aveva più lavoro da fare e lo ha fatto, come dimostrano i risultati. Sia cronometrici, con il miglior tempo di Viñales e Rossi nella seconda giornata, sia in termini di passo. Soprattutto, è migliorato notevolmente il comportamento con le gomme, punto debole della seconda parte di stagione nel 2017. Il nuovo motore soddisfa entrambi i piloti, così come sono stati sciolti i dubbi sul telaio. Non solo, sia Viñales che Rossi hanno lavorato anche su elettronica e aerodinamica, testando la nuova carena alata. Tante informazioni raccolte e ottimismo e fiducia che crescono notevolmente.

Ducati 7 – Tre giorni a due facce. Da un lato l’ottimismo di Jorge Lorenzo, dall’altro la prudenza di Andrea Dovizioso. Mentre lo spagnolo ha dimostrato una confidenza mai mostrata prima (con tanto di record della pista), l’italiano procede con i piedi per terra, essendo quello di Sepang un circuito tradizionalmente favorevole e dunque poco adatto per risolvere i problemi della Ducati. Aldilà del comportamento dei singoli piloti, però, c’è ottimismo nel box: questa GP18 sembra sapere il fatto suo, migliorata in percorrenza di curva. Anche lo sviluppo dell’elettronica procede bene, come dimostrato anche dai riscontri di Jack Miller e Danilo Petrucci.

Honda 7 – Al contrario della Yamaha era quella che aveva meno su cui lavorare, quella dimostratasi più pronta rispetto alla concorrenza già a Valencia. Il riscontro cronometrico è buono, ma soprattutto il passo gara, come dimostrato da Marc Marquez nell’ultima giornata. Il nuovo motore soddisfa entrambi i piloti, che hanno potuto lavorare tanto anche sull’aerodinamica, con la nuova carena alata sulla quale, parola di Marquez, occorre ancora trovare il bilanciamento. Pretattica? Forse, perché la sensazione è che la nuova RC213V sia piuttosto competitiva.

Jorge Lorenzo 8 – Passando ai piloti il migliore non può che essere lui. Record della pista (almeno ufficioso) nell’ultima giornata, fatto segnare tra l’altro al mattino, con l’asfalto piuttosto rovente (oltre i 50 gradi). Il miglior modo per chiudere la tre giorni e cominciare un 2018 in cui dovrà essere protagonista, dopo il deludente 2017. Quest’anno nella lotta al titolo ci sarà anche lui.

Marc Marquez 7,5 – È sempre al top, c’è poco da fare. Anche lui soddisfatto di questi test, da cui ha tratto indicazioni più che positive per la sua moto. Lo spagnolo ha mostrato un passo molto convincente. Gli è mancato solo l’attacco al tempo: voleva provarci nella seconda giornata ma la pioggia scena negli ultimi minuti della sessione glielo ha impedito.

Valentino Rossi– Era da tempo che i test non erano così prolifici. Parole sue. Il Dottore è soddisfatto della nuova M1 ma soprattutto di telaio ed aerodinamica. Anche il motore ha risposto bene: Rossi ha alternato lavoro di sviluppo delle singole componenti e prestazione cronometrica, lasciando qualcosa in vista dei prossimi test.

Maverick Viñales 7 – Discorso più o meno simile per lo spagnolo, tornato a sorridere dopo il broncio mostrato nella seconda parte di 2017. Merito del rinnovo di contratto appena siglato ma soprattutto della M1, finalmente in palla e competitiva. C’è ancora molto da lavorare, come ha ribadito lui stesso, ma l’inizio è più che positivo.

Andrea Dovizioso 7 – Il confronto cronometrico con il compagno non è positivo ma l’obiettivo del Dovi non era certo stare davanti a tutti. Meglio lavorare sulla moto e raccogliere dati utili. Come Lorenzo, ritiene migliorata la GP18 in percorrenza di curva ma preferisce essere cauto, aspettando piste più ostiche da questo punto di vista rispetto a Sepang.

Daniel Pedrosa 7 – Test positivi anche per lui: miglior tempo nella prima giornata, secondo nell’ultima. Stesso voto ma ribaltato rispetto al compagno di squadra. Meglio nel giro secco, rispetto al passo gara in cui non ha saputo stare nelle vicinanze di Marquez, imprendibile.

 





 

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alessandro.tarallo@oasport.it

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Foto: Valerio Origo

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