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Dakar 2018, i favoriti tra le auto: Loeb, Peterhansel e Sainz possono monopolizzare la scena con la Peugeot

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L’attesa sta per finire e la Dakar 2018 sta per iniziare. La 40^esima edizione del rally raid più famoso al mondo prenderà il via da Lima (Perù) il 6 gennaio per giungere a Córdoba (Argentina), per la prima volta nella storia, il 20. La distanza totale è di quasi 9.000 km (8793 km), di cui 4.329 km di prove speciali. Un percorso che toccherà ben tre Nazioni, ovvero Perù, Bolivia ed Argentina, regalando ancor più incertezza al contesto agonistico in cui le capacità di navigazione degli equipaggi in gioco farà la differenza. Nell’edizione corrente gli iscritti sono 515, a bordo di 337 veicoli (190 tra moto e quad, 91 vetture, 14 side by side e 42 autocarri), in rappresentanza di 54 nazioni. Sotto il profilo agonistico, il 2018 sarà l’ultimo anno in cui si correrà con le vecchie regole tecniche: nel 2019 entrerà infatti in vigore il nuovo regolamento Fia, che potrebbe spostare l’asse d’equilibrio tra i team favoriti.

Tra le auto la Peugeot è il riferimento. La 3008 DKR Maxi sembra essere ancora la vettura da battere e poi con il roster di piloti a disposizione c’è davvero da stropicciarsi gli occhi: Loeb, Peterhansel e Sainz  rappresentano le stelle del team e sono tutti espertissimi della competizione. In particolare il nove volte campione del Mondiale rally, dopo aver preso dimestichezza con le peculiarità nel guidare in condizioni particolare ed imparato molto in termini di navigazione, sembra essere pronto a centrare il bersaglio. Un aspetto quest’ultimo però nel quale eccelle il suo compagno di team, la leggenda Peterhansel, conosciuto come Mister Dakar visti i suoi incredibili 13 successi nella competizione. Il riuscire ad interpretare le asperità del terreno e comprendere il percorso migliore in condizioni particolari hanno permesso al pilota francese di essere un’icona del rally raid. E poi menzione speciale  per Carlos Sainz: El Matador, 55 anni, motivato a centrare il successo e mettere la parola fine alla sua carriera motoristica. Di fatto la coppia francese e lo spagnolo sono giunti molto probabilmente all’atto conclusivo del loro darsi rallistico. A questo va aggiunto il fatto che Peugeot parteciperà per l’ultima volta prima di chiudere definitivamente il progetto Dakar. Pertanto ci potrebbe essere una chiusura con il botto.

Da non sottovalutare però la Toyota. La Casa nipponica è intenzionata a porre fine all’egemonia transalpina e vorrà far ricorso a tutte le risorse disponibili per questo obiettivo. Il mezzo sarà ancora una volta l’Hilux 4X4 anche se la versione 2018 è completamente nuova stando a quello che dicono i tecnici nipponici. L’ottimismo nella squadra del Sol Levante viene poi sostenuto da alcuni cambi regolamentari che mirano a bilanciare le performance dei mezzi due ruote motrici con quelli 4X4, aspetto questo che potrebbe essere poco favorevole alla Peugeot. Il riferimento del team sarà Nasser Al-Attiyah, fresco campione Fia Cross Country e già campione Dakar nelle edizioni 2011 e 2015. Toyota potrà contare sul contributo di un altro ex campione come Giniel De Villiers e della novità ten Brinke.

Si prospetta dunque un confronto molto equilibrato, come sempre, aperto a qualsiasi risultato, tutto da gustare lungo le asperità del percorso di questa Dakar 2018.

 





 

giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: pagina facebook Dakar

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