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Biathlon, Dominik Windisch: “Mi è mancata la costanza, la forma sugli sci è buona. Alle Olimpiadi ci sono 40 atleti da podio dopo Fourcade e Boe…”

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Già medagliato a Sochi 2014, Dominik Windisch è pronto ad affrontare le sue seconde Olimpiadi. L’altoatesino si presenterà a PyeongChang 2018, in Corea del Sud, come una delle mine vaganti dell’intero panorama internazionale per quanto riguarda il biathlon maschile. Proprio nelle ultime uscite, l’atleta originario di Anterselva ha messo in luce un’ottima condizione, che da qui in avanti potrebbe portarlo a togliersi soddisfazioni importanti. Nel corso della carriera, Dominik ha intrapreso una strada in costante crescita, grazie ad una grande dedizione al lavoro che gli ha consentito anche di vincere in Coppa del Mondo e di raccogliere podi importanti. A pochi giorni dai Giochi Olimpici, abbiamo intervistato il 28enne di Rasun.

Dominik, qual è il tuo bilancio della prima parte di stagione?
Questa stagione ha avuto alti e bassi, quindi sono da una parte contento, dall’altra però è stata un po’ difficile. Continuo a lavorare, per risolvere i problemi, guardare avanti e dare sempre il meglio per fare ancora buoni risulti“.

Fino ad ora hai ottenuto le migliori prestazioni in staffetta, dove spesso sei anche più preciso al poligono. Hai trovato una spiegazione?
In staffetta ci tengo di più, perché corro anche per tutti gli altri. Fare una gara brutta in staffetta ti fa più male, per quello sono contento. Dall’altra parte ho fatto gare buonissime, già con 3 zero, manca la costanza, cerco di stare tranquillo, pensarci troppo ora non aiuta molto, ci penserò a fine stagione magari per cambiare qualcosa o tornare come l’anno scorso“.

Rispetto alle scorse stagioni hai cambiato qualcosa nella preparazione e nell’allenamento?
Ho cambiato poco, niente di importante. Non è sempre uguale, gli allenamenti sono un po’ diversi ma ho mantenuto più o meno la stessa preparazione“. 

A parte il tiro, come valuti la tua condizione nello sci di fondo?
Sono molto contento di come sto andando sugli sci, è la base che mi dà tranquillità. Il tiro si sa che ogni gara è diversa, la speranza c’è sempre, ma della forma sugli sci sono molto contento e mi aiuta star tranquillo“.

Quali sono i vostri programmi in preparazione alle Olimpiadi dopo le gare di Anterselva?
Dopo Anterselva staremo 5 giorni a casa per riposare e stare con la famiglia, poi andremo in Svizzera per un piccolo raduno, abituarci ai ritmi di gara alla sera, fare gruppo. Da lì partiremo per PyeongChang. La forma c’è, non si può lavorare più di tanto. Potremo cercare di raggiungere il picco ma sarei contento già della forma che ho, è importante mantenerla e non ammalarsi, staccare e stare tranquilli“.

I Giochi sono ormai alle porte. Cosa ti ricordi delle prime Olimpiadi e cosa ti aspetti dalle prossime?
Ho bellissimi ricordi, soprattutto per i successi inaspettati alla mia prima Olimpiade. Ho vissuto tutto bene, è diverso, molto emozionante. A PyeongChang prima di tutto vado per divertirmi e per godermi le mie seconde Olimpiadi. So com’è un Villaggio Olimpico e tutto il resto, vado lì più preparato e per godermi tutto quello che c’è attorno. Poi guarderò gara per gara, sono fiducioso ma non vado lì per dire ‘devo spaccare tutto’, non è facile fare tutto bene al momento giusto. Non ho aspettative di medaglia, quest’anno non ho fatto podi quindi non potrei rimanere deluso senza. Ci sono solo due persone che se vanno via senza medaglie è una delusione, Martin Fourcade e Johannes Boe. Degli altri, i primi 40 di Coppa possono andare sul podio ma se non ci vanno non possono rimanere delusi“.

Il tuo compagno Lukas Hofer sta facendo una bellissima stagione, in cui per ora è ottavo nella classifica di Coppa del Mondo. Il suo rendimento ti stimola a fare ancora meglio? 
Sì, riguardando i suoi ultimi anni anche lui ha avuto delle stagioni in cui ha fatto fatica e quest’anno sta facendo una stagione ottima. Lo vedo anche come modello per dire ‘anche se una stagione non va bene puoi tornare al top se lavori bene, ti rimetti in gioco per fare dei bei risultati’. Quello mi stimola per il futuro a fare sempre meglio. Anche Bormolini ha fatto un bel passo in avanti, si vede bene nelle staffette, quando tiene il ritmo degli altri, è diventato un compagno di squadra molto affidabile, che può darti il cambio davanti. Anche nelle individuali ha un buon tiro e fa buone gare, che danno fiducia“. 





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