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Australian Open 2018: Roger Federer viaggia spedito. Superato l’ostacolo Tomas Berdych: è semifinale!

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Roger Federer prosegue la sua corsa a Melbourne. Lo svizzero si è qualificato per le semifinali degli Australian Open 2018 battendo in tre set Tomas Berdych 7-6(1) 6-3 6-4 in due ore e quattordici minuti. Il ceco non ha demeritato, tutt’altro, spaventando per tutto il primo set il numero due del mondo, senza riuscire a concretizzare ben due set point, salvo poi arrendersi. Non è stata una lezione come lo scorso anno (si affrontarono al quarto turno) ma una vittoria netta sì, con Federer che è cresciuto e non ha avuto grossi problemi nei due parziali successivi, complice il netto calo fisico di un pur combattivo Berdych nel finale, per un problema alla schiena. Con Nadal ormai a casa, Roger, che non ha ancora perso un set nel torneo, è ancor di più il favorito numero uno per il titolo di Melbourne: per arrivare di nuovo in finale dovrà superare il giovane coreano Hyeon Chung.

È stata una partita ben giocata da parte di Berdych, che ha cominciato in maniera aggressiva, cogliendo di sorpresa Federer. La differenza è stata al servizio: il ceco è stato insolitamente concreto (tornando poi nei “ranghi” e chiudendo con il 57% di prime in campo), lo svizzero ha sonnecchiato (4 prime su 10 nel primo game), perdendo il servizio con una stecca di rovescio. Un avvio che ha sorpreso lo stesso Roger, teso e nervoso. Berdych è riuscito a tenere, mancando però nel momento chiave, quando ha servito per il set. Tutto è girato attorno ad una chiamata del giudice sulla palla break per Federer: lo svizzero ha chiamato il falco, ma un guasto tecnico gli ha impedito di usufruirne, con l’arbitro che gli ha tolto la chiamata, innescando la polemica di Roger. Da campione, però, ha trasformato la rabbia alzando il livello del suo tennis, annullando due set point (uno sul suo servizio), riprendendosi il servizio e dominando il tie-break, sfoggiando tutta la sua classe come la palla corta con cui ha chiuso il parziale.

Federer si è così sciolto definitivamente e messo in controllo, tenendo un livello altissimo con la prima (83% di punti vinti e 15 aces) pur senza accumulare tanti vincenti (alla fine 15), ma facendo cadere il suo avversario nella rete di colpi tagliati ed improvvise accelerazioni. Eppure Berdych, che è stato bravo a rimanere alla finestra in attesa di un errore del suo rivale, un’altra opportunità ce l’ha avuta, sotto forma di palla break in avvio di secondo set. Roger è stato però implacabile e pochi minuti dopo è stato lui a togliere il servizio al suo avversario, scappando via. Mentre lo svizzero cresceva, dall’altro lato il ceco si spegneva. L’ultimo acuto l’ha avuto ad inizio terzo set, quando il numero venti del mondo è riuscito a rispondere al break. Troppo poco, però, per impensierire un Federer che si è ripreso il vantaggio e chiuso i conti. Berdych si è dovuto arrendere anche alla schiena, ma può uscire soddisfatto da un torneo che lo ha visto tornare competitivo, con una nuova versione più aggressiva. Roger, invece, è di nuovo in semifinale a Melbourne, ma tra lui e la finale c’è l’intrigante sfida con l’astro nascente Chung.

 





 

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alessandro.tarallo@oasport.it

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Foto: profilo Twitter Australian Open

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