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Atletica, Larissa Iapichino: la figlia d’arte che fa sognare l’Italia. Dai geni di mamma Fiona May per volare lontano

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L’Italia dell’atletica leggera prova a destarsi dal torpore e dalle difficoltà delle ultime stagioni in cui tra Olimpiadi e Mondiali abbiamo raccolto davvero molto poco (solo il bronzo iridato di Antonella Palmisano nella 20km di marcia). Ad aumentare l’ottimismo in casa azzurra è un piccolo fenomeno dai geni garantiti: la figlia di Fiona May e Gianni Iapichino. Larissa sta letteralmente incantando e nel giro di due settimane è balzata letteralmente agli onori delle cronache con delle prestazioni pregevoli. La 15enne (nata il 18 luglio 2002) ha infatti saltato un eccezionale 6.36, nuovo primato italiano U20 (battuti i record storici di Maria Chiara Baccini che resistevano da vent’anni). Si tratta di una misura notevole per un’adolescente che ha addirittura fatto meglio della mamma, due volte Campionessa del Mondo e due volte argento alle Olimpiadi, che alla sua età si fermò a 6.22 mentre ricordiamo che papà Gianni è stato primatista italiano di salto con l’asta (5.70 tra il 1994 e il 1997).

Il DNA non mente è la piccola Iapichino potrebbe davvero togliersi delle soddisfazioni importanti nel corso della sua carriera appena iniziata: fino a un paio di stagioni fa l’atletica leggera non era nemmeno il suo sport prediletto e si era vista in qualche gara di ginnastica artistica a livello regionale (è di Calenzano, ora vive a Firenze). La pressione attorno a una figlia d’arte è indubbiamente importante, questa giovane ragazza che frequenta la seconda liceo scientifico deve essere brava a mantenere la calma e a continuare la propria crescita in maniera graduale, senza forzare i tempi e lavorando duramente per arrivare al top quando davvero conterà. Sono tanti gli italiani che hanno incantato nelle categorie giovanili lasciando presagire risultati di assoluto spessore tra i grandi e che purtroppo si sono persi (tra loro anche la stessa Baccini menzionata in precedenza).

Mamma Fiona si è a lungo lamentata dello status dell’atletica leggera italiana e dei tanti problemi che la affliggono, ha chiesto di investire di più sui giovani e soprattutto di avere più fame di successi: la figlia sembra essere sulla giusta via, chissà che non spetti a lei riportarci ai vertici e magari ripercorrere le orme di uno dei più grandi fenomeni degli ultimi anni, indimenticata e indimenticabile. Dalle deliziose apparizioni pubblicitarie con la mamma alle piste indoor di atletica (la aspettiamo anche nella stagione all’aperto) per volare sempre più lontano.

 





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