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Taekwondo, il 2017 dell’Italia. Tanti spunti dai giovani, ma il gap dal vertice non è ancora colmato

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Una nidiata di giovani talenti italiani è smaniosa di lasciare il segno in giro per il mondo, ma il ricambio generazionale è ancora in divenire ed occorre un ulteriore salto di qualità per consacrare ai vertici delle classifiche di taekwondo almeno un paio di atleti azzurri. L’Italia archivia un 2017 con risultati molto positivi e prospettive decisamente allettanti, ma non dispone ancora di un fuoriclasse in grado di far saltare il banco e di puntare con decisione alle medaglie nelle gare che contano, in particolare nelle categorie olimpiche. I veterani azzurri ormai costituiscono il passato della disciplina e sono comprimari rispetto al nuovo che avanza, rappresentato in primis da Vito Dell’Aquila, che ha conquistato il bronzo iridato a Muju nei -54 kg, trampolino di lancio verso la categoria olimpica dei -58 kg, in cui già si è messo in luce in diverse circostanze, ma non è riuscito a brillare nei Grand Prix e agli Europei Senior di Sofia. Resta comunque per lui la soddisfazione di aver conquistato nettamente l’oro negli Europei Junior e Under21 e di aver portato a casa il successo nel Moldova Open e nel Serbia Open, traguardi che a soli 17 anni lasciano prospettare un radioso futuro per uno dei talenti più fulgidi della sua categoria in ottica Tokyo 2020.

Ma il Bel Paese vanta anche un diamante grezzo al femminile: Daniela Rotolo, infatti, è stata protagonista di un’ascesa vertiginosa che la pone tra le migliori al mondo nei -67 kg, categoria olimpica in cui la rivalità è estremamente accesa. La vittoria nel New Zealand Open e il bronzo alle Universiadi di Taipei rappresentano i due risultati più importanti tra i Senior, a cui ha abbinato l’oro agli Europei Under21, ma l’azzurra nei Grand Prix non è riuscita ad imporsi, evidenziando ancora qualche lacuna da colmare. Le due punte italiane, dunque, sono già in grado di lottare per traguardi prestigiosi, ma hanno bisogno di crescere ancora per consacrarsi definitivamente in ambito internazionale e competere davvero per le medaglie che contano. Ma il movimento italiano non si limita a Dell’Aquila e Rotolo. Negli ultimi mesi, infatti, si è messo in mostra anche il giovane Simone Alessio, 17enne salito alla ribalta con l’oro agli Europei Junior e capace di approdare fino ai quarti della competizione continentale tra i Senior, espressione di un talento che potrebbe presto proiettarlo verso un grande risultato. Meritano una menzione anche Antonio Flecca, Roberto Botta, Laura Giacomini, Sarah Al Halwani e Matteo Milani, tutti a medaglia nei tornei di categoria G1 e G2, mentre Erica Nicoli ha mostrato evidenti progressi dopo l’infortunio che le ha tarpato un po’ le ali un anno fa. I giovani per puntare in alto, dunque, non mancano, ma c’è ancora tanto lavoro da fare tornare ai vertici e rinverdire i fasti di Mauro Sarmiento e Carlo Molfetta.





mauro.deriso@oasport.it

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Foto: Facebook Vito Dell’Aquila

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