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Sci di Fondo, Italia non ci siamo! Federico Pellegrino resta il faro, ma i giovani continuano a non decollare

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Ma per fortuna che c’è Federico.. parafrasando la celebre canzone di Giorgio Gaber si può riassumere la situazione attuale dello Sci di Fondo italiano. Il Riccardo della canzone del cantautore milanese è Federico Pellegrino che, quasi da solo, sta trascinando un movimento che, per usare un eufemismo, non sta certo brillando. Si sapeva all’inizio di questa Coppa del Mondo che non sarebbe stato tutto rose e fiori. Alle spalle del nostro fuoriclasse delle prove sprint era necessario un cambio di passo da parte dei giovani. Un salto di qualità che, al momento, latita. Ed i numeri lo confermano.

Partiamo dai compagni di Pellegrino che, dopo tre weekend di gare, si trova in dodicesima posizione con 175 punti (contro i 626 del dominatore di questo primo scorcio di stagione Johannes Klaebo). Il secondo azzurro in classifica generale è Francesco De Fabiani. Il classe 1993 si trova in sessantaduesima posizione con appena 13 punti conquistati nello Skiathlon di Lillehammer, per il resto solo piazzamenti lontani dalla zona punti. Alle sue spalle, in settantaquattresima posizione, troviamo Giandomenico Salvadori a quota 10 punti, mentre all’ultimo posto con un punto c’è Dietmar Noeckler. Per gli altri, da Stefan Zelger a Francois Vierin, da Enrico Nizzi a Michael Hellweger, passando per Stefano Gardner e Manuel Perotti, invece, sono arrivati solamente piazzamenti ben distanti dai primi trenta. Un bottino quanto mai magro che sottolinea come alle spalle di Pellegrino ci siano poche certezze. La pattuglia italiana deve provare a crescere ed in fretta, perché il movimento lo richiede, e anche perché le Olimpiadi si avvicinano ad ampi passi.

Se tra gli uomini, nonostante le difficoltà, quantomeno abbiamo a disposizione Federico Pellegrino, tra le donne la situazione si fa ancor più complicata. Punte di diamante, infatti, non ci sono, e le speranze di vittorie, o medaglia a PyeongChang, sono davvero al lumicino. Guardando la classifica generale troviamo solamente due nostre atlete, ma ben distanti dalle posizioni che contano. Lucia Scardoni, infatti, è solamente cinquantaduesima con 12 punti conquistati nella prova sprint di Lillehammer, mentre Greta Laurent è all’ultimo posto con un punticino acciuffato nella stessa gara. Le due azzurre, sono nell’età nella quale si dovrebbe fare il classico cambio di marcia per puntare in alto ma, fino ad ora, le soddisfazioni tardano ad arrivare. Chi sta deludendo maggiormente le attese è Ilaria Debertolis, ancora a secco in questo primo scorcio di Coppa del Mondo, che a 28 anni sta davvero marcando visita in una stagione nella quale ci si attende, e attendeva, molto di più da lei. Caterina Ganz, Giulia Stuerz, Elisa Brocard e Sara Pellegrini hanno fatto qualche apparizione ma senza mai un guizzo che potesse impreziosire il loro inizio di annata.

Diciassette atleti in totale tra uomini e donne ed appena cinque che non si chiamino Federico Pellegrino sono stati in grado di centrare punti iridati (con due atleti che ne hanno conquistato appena uno). Lo Sci di Fondo azzurro soffre e lo si sapeva da tempo. Il movimento non riesce ad aggrapparsi al “faro” Pellegrino ed i giovani non riescono ad emergere. Pensare ad una inversione di tendenza rapida non è semplice, ma se vogliamo vivere una Olimpiade dignitosa serve un salto di qualità generale. Molto spesso per dare la giusta spinta ad un gruppo di atleti è sufficiente un risultato positivo. Nelle prossime tappe della Coppa del Mondo il guizzo dell’atleta che non ti aspetti sarà quanto mai necessario. Che arrivi davvero, tuttavia, non è semplice da ipotizzare. 

 





 

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alessandro.passanti@oasport.it

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Foto: Valerio Origo

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