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Sci Alpino

Sci alpino, Coppa del Mondo 2017-2018: Federica Brignone sempre più in crescita. Il momento no di Sofia Goggia e i rimpianti di Stefano Gross

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La Coppa del Mondo di sci alpino non ha avuto sicuramente un inizio sereno per quanto riguarda le condizioni climatiche ed in questo weekend, soprattutto al femminile a St.Moritz, vento e nebbia hanno dominato la scena. In programma c’erano una combinata e due superG ed alla fine si è gareggiato solo sabato in supergigante in una gara totalmente pazza e con condizioni quasi al limite e che cambiavano di minuto in minuto.

Una prova, però, che ha confermato come Federica Brignone sia ormai sulla strada del completo recupero. La milanese non ha sicuramente trovato la miglior visibilità, ma ha comunque concluso al quarto posto e vicina al podio occupo dalle due svizzere Jasmine Flury (primo successo della carriera) e Michelle Gisin e da Tina Weirather. Un risultato importante comunque per Federica, che le avrebbe garantito anche il podio nell’eventuale combinata, e che conferma come l’azzurra in superG sia davvero tra le migliori della specialità.

A Johanna Schnarf manca quel guizzo che le può permettere di fare il grande risultato, ma è una straordinaria regolarista e ha chiuso ancora una volta tra le migliori dieci in superG (settima posizione). Chi, invece, sta attraversando davvero un periodo no è Sofia Goggia. La bergamasca è in confusione e ha bisogno di un buon risultato per uscire da questa crisi. Tra infortuni e risultati non positivi il suo inizio di stagione non è stato certamente quello che tutto l’ambiente azzurro si augurava, ma la sensazione è che basta davvero un risultato per sbloccare Sofia, soprattutto sul piano mentale, in modo da poter ammirare nuovamente l’atleta capace di chiudere la passata stagione al terzo posto nella classifica generale di Coppa del Mondo.

Sempre sabato in Val d’Isere si è disputato il gigante maschile e purtroppo ancora una volta l’Italia ha mostrato le sue difficoltà in questa specialità. Alberto Tomba, interpellato sulla situazione dei gigantisti azzurri, ha detto che, rispetto ai suoi tempi o comunque fino a qualche stagione fa, in gigante manca completamente una stella, un leader che possa trascinare l’intero gruppo. Anche sabato una gara anonima, con il dodicesimo posto di Florian Eisath come miglior risultato e nessun italiano tra i primi quindici, per un copione che purtroppo ormai è sempre lo stesso.

Domenica la nebbia e il vento, come detto sopra, sono stati ancora grandi protagonisti in quel di St.Moritz e dunque tutta l’attenzione della Coppa del Mondo di sci alpino si è spostata sullo slalom maschile dalla Val d’Isere. Una gara che si chiude con tanti rimpianti per la squadra azzurra e soprattutto per Stefano Gross. Il trentino ha chiuso in testa alla classifica la prima manche, ma nella seconda non è riuscito a reggere la pressione e ha concluso addirittura in sesta posizione. Davvero un peccato per Gross, che aveva salvato una prestazione davvero opaca dell’Italia, visto che solo Cristian Deville era riuscito a qualificarsi per la seconda manche.

 





 

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Foto: Valerio Origo

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