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Ginnastica, Mondiali 2017 – L’Italia risplende, raggiunge gli obiettivi, Mori e Ferrari da Finale. Ottime risposte e nel weekend…

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L’Italia è andata ben oltre le aspettative della vigilia, ha centrato tutti gli obiettivi che si era prefissata e anzi ha addirittura fatto meglio. La nostra Nazionale ha brillato nelle qualifiche ai Mondiali 2017 di ginnastica artistica, ottenendo tre finali e ben figurando nel complesso con l’intero quartetto scelto da Enrico Casella. Se l’intento era quello di dimostrare che il nostro Paese è sempre ai vertici internazionali, allora le azzurre ci sono riuscite ancora una volta ed era fondamentale in una stagione caratterizzata da tanti infortuni e da rientri complicati: mantenere il terreno vivo in vista dei prossimi anni era determinante, salviamo la nostra reputazione e apriamo la strada alle giovani del futuro. In seno alla nostra squadra ci deve essere grande soddisfazione per quanto realizzato a Montreal (Canada), vera e propria tana della Polvere di Magnesio.

L’atto conclusivo nel concorso generale con Lara Mori era sostanzialmente scontato, le Finali al corpo libero con la toscana e Vanessa Ferrari sono un vero e proprio plus che ci esalta. Siamo sempre dipendenti dalla nostra capitana che ha realizzato l’ennesima magia di una carriera magistrale, che ha sciorinato grande artistica dopo un anno dall’operazione al tendine d’Achille e con una sola gara nelle gambe: torna a lottare per le medaglie iridate dopo tre anni, addirittura 11 stagioni dopo la sua apoteosi ad Aarhus, con in mezzo due amari quarti posti alle Olimpiadi che alimentano in lei la voglia di riscatto proprio a Tokyo 2020.

Lara Mori è stata davvero encomiabile e ha completato un lungo percorso di crescita che in primavera le aveva permesso anche di concludere al quarto posto agli Europei. L’allieva di Stefania Bucci è ottava al quadrato, è tra le migliori del Pianeta, ha fatto esplodere tutto il suo talento e si è consacrata davvero, ottenendo il miglior risultato della carriera a 19 anni: nel contesto più importante ha dimostrato di valere, di essere una garanzia, di sapere ottenere risultati di prestigio.

L’Italia torna ad avere due finaliste al corpo libero dopo Nanning 2014 (Vanessa Ferrari ed Erika Fasana) e dopo le ultime Olimpiadi (stesse interpreti). La nostra scuola al corpo libero si dimostra di assoluto rilievo, la Ferrari è sempre cruciale nella nostra ginnastica e sarà sempre difficile fare a meno da lei ma le risposte da Montreal sono positive per quanto riguarda le veterane. Le due giovani hanno invece fatto esperienza, commettendo qualche errore che può essere giustificato con il fatto che erano al debutto in un Mondiale, la tensione si è fatta sentire: Desiree Carofiglio è caduta per tre volte (una per attrezzo), Sara Berardinelli ha cominciato a freddo alla trave (piede a terra dopo 10 minuti di attesa per esibirsi, il punteggio della Ferrari tardava a uscire) ma poi si è subito rialzata tra volteggio e parallele. Ora possiamo guardare con ottimismo al weekend: venerdì notte Lara Mori cercherà di risalire dal 19esimo posto nell’all-around (top ten possibile?), poi domenica pomeriggio si scenderà in pedana per sognare in grande. C’è bisogno di una nuova impresa monumentale, ci proveremo.

 





(foto Federginnastica)

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