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Ciclismo su Pista, Europei 2017: gli azzurri ai raggi X. Arrivano le giovani, inseguimenti per le medaglie

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Berlino, dal 18 al 22 ottobre, ospiterà gli Europei 2017 di ciclismo su pista. Saranno ben 18 gli atleti azzurri convocati. Andiamo a scoprirli uno a uno in vista della rassegna continentale.

Elisa Balsamo: la ricordiamo Campionessa del Mondo su strada lo scorso anno a Doha tra le Juniores. Un talento cristallino, specializzato nelle prove di endurance e sopratutto nell’Omnium, di cui è detentrice del titolo continentale tra le Under 23. È tra le componenti del quartetto che punta al gradino più alto del podio.

Rachele Barbieri: dopo il titolo iridato nello Scratch, si presenta a questo appuntamento continentale come una delle papabili per l’oro in quella stessa specialità. Giovane, ma già pronta per confermarsi e vincere ancora.

Elena Bissolati: anche lei giovanissima, è un’atleta che soprattutto in ottica futura può dire la sua nella velocità. A Berlino farà esperienza importante per maturare in un settore in cui l’Italia fa molta fatica. Nelle categorie giovanili ha vinto un titolo Europeo nello Scratch.

Maria Giulia Confalonieri: dovrebbe essere un punto fisso nella coppia per la Madison. Atleta forte e completa, che si sta ritagliando spazi importanti sia in pista che su strada. A 24 anni può ottenere buonissimi risultati.

Simona Frapporti: ha esperienza e gambe da mettere al servizio del quartetto, con cui ha partecipato anche agli ultimi Mondiali arrivando al quarto posto dopo essere stata a lungo in lotta per il bronzo con la Nuova Zelanda.

Tatiana Guderzo: non ha certo bisogno di presentazioni. Un monumento del ciclismo femminile italiano, recentemente protagonista ai Mondiali su strada e pronta a dare il suo contributo anche su pista con l’inseguimento a squadre.

Letizia Paternoster: nelle categorie giovanili ha fatto fuoco e fiamme nei velodromi. Ora è pronta al salto di qualità, considerando anche che dal prossimo anno correrà stabilmente con le Elite nonostante sia una classe 1999. Negli scorsi anni si è distinta nell’Omnium, l’inseguimento a squadre e individuale e la Madison.

Silvia Valsecchi: anche lei una donna da inseguimento, ha partecipato anche alle Olimpiadi di Rio 2016. Ha tanta esperienza per gestire anche le gare più importanti.

Miriam Vece: anche lei rappresenta una delle grandi speranze dell’Italia per il futuro e in particolare per tornare a raccogliere piazzamenti di peso nella velocità.

 

Liam Bertazzo: in pista ha corso anche con Elia Viviani nelle Madison, ora è un vagone fondamentale per il quartetto che arriva per giocarsi la medaglia.

Davide Ceci: è il più giovane dei tre Ceci che parteciperanno alla velocità a squadre, classe 1993.

Francesco Ceci: fratello maggiore di Davide, proverà a cogliere un buon piazzamento, anche se le medaglie sembrano lontane.

Luca Ceci: in una squadra tutta in famiglia, lui è il più esperto dal punto di vista anagrafico, con una primavera sulle spalle in più rispetto a Francesco. Cugino dello stesso Francesco e di Davide.

Simone Consonni: corridore utilissimo e fondamentale per lanciare il quartetto, ma anche tra i potenziali favoriti per quanto riguarda l’Omnium, data l’ottima polivalenza che mostra sia su pista che in strada, dove è attualmente impegnato al Giro di Turchia. Ancora giovane, è tra le carte più importanti per la nazionale italiana in ottica futura.

Filippo Ganna: campione del mondo nell’inseguimento individuale nel 2015, argento nel 2016 e favorito per giocarsi l’oro continentale a Berlino. È l’uomo forse più importante per il quartetto, con la sua capacità di tenere altissima l’andatura per due/tre giri. Può provare a riscattare un’annata non eccelsa su strada (ma è ancora giovanissimo, classe 1996 e probabilmente deve ambientarsi, lo attendiamo con fiducia).

Francesco Lamon: pedalatore solido, sempre presente quando si tratta di pista per l’apporto che può dare al quartetto. Ha dei buoni risultati anche nella Madison con Consonni.

Michele Scartezzini: anche lui fa parte della rosa dei papabili atleti che si giocheranno il posto per l’inseguimento a squadre.

Davide Viganò: è la punta dell’Italia per quanto riguarda la velocità, nella speranza di poter cogliere buoni risultati.

 

Foto: Fabio Pizzuto





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