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Volley, Olimpiadi Tokyo 2020 – RIVOLUZIONE per le qualificazioni? Cambia tutto: più tornei, calendario infinito. Le nuove regole

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La pallavolo è in procinto di affrontare una nuova rivoluzione. Questa volta non si tratta di novità di regolamento o di punteggio ma dei nuovi criteri di qualificazione alle Olimpiadi di Tokyo 2020. L’autorevole portale polacco przegladsportowy.pl, rilanciato anche da World of Volley, ha riportato come muterebbe l’intero percorso di avvicinamento alla rassegna a cinque cerchi.

Sempre 12 posti a disposizione e 12 atleti per Nazione ma le qualificazioni saranno radicalmente modificate. Dimentichiamoci della Coppa del Mondo (magari rimarrà, ma non assegnerà alcun pass a cinque cerchi) e dei tornei continentali. Stando ai ben informati il nuovo processo dovrebbe essere ratificato da FIVB e CIO nei prossimi mesi e si sistemeranno soltanto alcuni dettagli ma il grosso sembra ormai essere deciso. Di seguito i presunti criteri di qualificazione alle Olimpiadi di Tokyo 2020.

 

TORNEO DI QUALIFICAZIONE MONDIALE – In programma a inizio 2019 (finestra post festività natalizie?), prevede l’assegnazione di 3 posti. Partecipano 12 squadre: gli organizzatori, i Campioni del Mondo e le 10 migliori squadre del ranking FIVB. Formula da definire (possibili due gironi da 6 squadre, poi semifinali o quarti di finale incrociati, o addirittura il round robin).

TORNEO DI QUALIFICAZIONE INTERNAZIONALE – In programma durante l’estate 2019 (indicativamente dopo la World League/Grand Prix e prima dei tornei continentali), prevede l’assegnazione di 3 pass. Partecipano 12 squadre: gli organizzatori e le migliori 11 squadre del ranking FIVB ancora non qualificate ai Giochi Olimpici. Formula da definire (possibili due gironi da 6 squadre, poi semifinali o quarti di finale incrociati, o addirittura il round robin).

RASSEGNE CONTINENTALI – Europei, Campionati Sudamericani, Campionati Asiatici, Campionati Norceca, Campionati Africani. La vincitrice si qualifica alle Olimpiadi (se già qualificata lascia il pass alla seconda classificata e via dicendo). Quindi non si giocheranno più degli appositi tornei di qualificazione continentali oltre alle rassegne ufficiali (ad esempio nel 2015 gli Europei non contarono nulla per le Olimpiadi).

PAESE ORGANIZZATORE – Questa sarà l’unica certezza per sempre. Il Giappone è già ammesso di diritto a Tokyo 2020 e così sarà per la Francia a Parigi 2024, gli USA a Los Angeles 2028 e via dicendo.

 

Se tutto dovesse essere confermato è chiaro che saremo di fronte a un calendario davvero fittissimo, ancora più di quello attuale. Si parlava di aiutare i club ma in questo modo non si dà respiro e i giocatori sono sempre sottostress…



2 Commenti

2 Comments

  1. ale sandro

    14 Settembre 2017 at 17:05

    Ma perché mai una buona volta la FIVB non si decide a valorizzare la World League, come fanno altri sport hockey e pallanuoto tra gli altri , facendola manifestazione qualificante di Mondiali e Olimpiadi, oltre a tenere il pass nei Campionati continentali?
    Si risparmierebbe un sacco di tempo e rotture di balle con tornei di qualificazione a Natale, Pasqua o Ferragosto. Si eviterebbe di appesantire il calendario, e gioverebbe sia alle squadre di club che alle nazionali e agli atleti. Ma mi sembra ogni volta di ripetere , e sentire ripetere dagli addetti ai lavori la stessa cosa , e non cambia mai nulla.
    Poi per me personalmente, lasciare negli sport di squadra 12 nazionali al massimo ,per un evento come i Giochi , non sta né in cielo né in terra.

    • Nany74

      17 Settembre 2017 at 11:32

      Sono d’accordo! Si leggono sempre cose nuove su problemi vecchi, senza mai risolvere il problema. I tornei continentali ci sono e ci saranno sempre: usiamoli. La world league ci sarà sempre: usiamola. Tanto più che questi tornei “fuori ordinanza” utilizzano il ranking FIVB per ammettere le squadre. Ed allora, tolti i pass automatici e guadagnati con i tornei di cui sopra, perchè non usare direttamente il ranking? Magari si può rivedere la formula che genera la classifica, ma almeno così non si massacrano i giocatori. Altro che venire incontro ai club….qua gli “vanno” incontro, ma dal lato sbagliato!!

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