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Volley femminile, Europei 2017 – Tutte le favorite e la griglia di partenza: Russia in pole position, Serbia e Olanda in scia, l’Italia ci prova

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Gli Europei 2017 di volley femminile stanno ormai per iniziare: dal 22 settembre al 1° ottobre, Azerbaijan e Georgia ospiteranno la rassegna continentale. Sono diverse le pretendenti al podio, alcune formazioni possono puntare al bersaglio grosso e altre vanno a caccia di una medaglia prestigiosa. Analizziamo le favorite e la nostra griglia di partenza nella corsa verso il trionfo finale.

 

RUSSIA:

La grande favorita della vigilia, sulla carta in pole position e avanti nettamente a tutte le rivali. Hanno cambiato il CT dopo le Olimpiadi di Rio 2016 ma le Campionesse d’Europa 2013 e 2015 vanno a caccia di uno storico tris, assolutamente alla loro portata. Sono trascinate soprattutto dalle stelle Tatiana Kosheleva e Natalya Goncharova, possono contare su un attacco fenomenale e anche a muro riescono a fare la differenza. Durante la Grand Champions Cup si è visto qualche punto di debolezza ma vedremo se le avversarie sapranno approfittarne. Il girone prevede subito la sfida con la Turchia di Guidetti, match da prendere con le pinze se non si vuole rischiare di complicarsi il torneo.

 

SERBIA:

La seconda casella di partenza virtuale spetta di diritto alle vicecampionesse olimpiche che però dovranno fare a meno di Ana Antonijevic, palleggiatrice titolare fermata per positività al clembuterolo durante la Final Six del Grand Prix. Un’assenza importante per le ragazze di coach Terzic che però puntano dritte al podio dopo il bronzo del 2015, cercando di replicare l’apoteosi del 2011 a Belgrado. Molte giocatrici sono acciaccate e non si presentano al top della forma ma proveranno a fare la differenza come l’opposto Boskovic e le schiacciatrici Milenkovic e Mihajlovic. Girone subito complicato con Olanda, Belgio e Repubblica Ceca: la sfida con le oranjes dovrebbe essere decisiva per evitare l’Italia ai quarti di finale.

 

OLANDA:

Hanno perso coach Gianni Guidetti, colui che le ha trascinate alla Finale degli Europei 2015 e alle semifinali delle Olimpiadi di Rio 2016, ma le giocatrici sono sempre le stesse, un gruppo solido che fa della difesa la sua arma vincente, potendo contare su delle individualità di assoluto rilievo come la palleggiatrice Dijkema, l’opposto Sloetjes, le schiacciatrici Plak, Grotheus, Buijs, le centrali Belien e Van Dijk: molte le abbiamo ammirate in Italia e sappiamo quanto possano essere temibili. Nel girone subito la durissima sfida con la Serbia che potrebbe indirizzare il cammino delle oranjes, possibile avversario dell’Italia ai quarti di finale.

 

ITALIA:

Le azzurre partono subito dietro le tre annunciate corazzate, forti di un gruppo che si è rigenerato dopo le delusioni dello scorso anno e che punta al futuro. Il secondo posto nel Grand Prix è un’ottima iniezione per le ragazze di coach Mazzanti che deve però scontare l’assenza forzata di Ofelia Malinov (infortunio) e Miriam Sylla (positività al clembuterolo): senza la palleggiatrice titolare e una schiacciatrice importante non sarà così facile emergere ma un girone molto semplice potrebbe darci una mano prima dell’eventuale quarto di finale da brividi contro Serbia od Olanda (sulla carta). Trascinata dalle bombe di Paola Egonu, la nostra Nazionale fa paura a tutte.

 

TURCHIA:

Gianni Guidetti cerca una nuova impresa dopo aver perso tre Finali consecutive agli Europei (due con la Germania e una con l’Olanda condotta fino alle semifinali olimpiche). Il coach italiano ha accettato la missione del Paese in cui allena da anni il VakifBank (vincitore dell’ultima Champions League) ma non sarà davvero facile costruire una formazione che fin da subito possa puntare in alto, soprattutto considerando le difficoltà paventate durante il Grand Prix (tante big erano assenti). Dovrà fare a meno di Demir e questa è un’assenza pesantissima, punterà molto sulle bordate dell’opposto Uslupehlivan e sul buon gioco di banda di Ozsoy (quest’anno a Modena) e di Kirdar mentre al centro si affiderà alla moglie Toksoy e ai muri di Erdem. Si parte subito in salita con la sfida alla Russia ma un quarto di finale contro Azerbaijan o Germania è comunque alla portata.

 

AZERBAIJAN:

Giocano di fronte al proprio pubblico e il girone con Germania e Polonia è tutt’altro che impossibile: possono puntare anche alla zona medaglie se dovessero vincere il raggruppamento e avere in dote il quarto di finale con la Turchia. Il gioco ruota attorno a un unico fenomeno: Polina Rahimova, opposto capace di quantità industriali di punti (anche più di 30 a partita), possibilmente supportata dagli attacchi di Mammadova.

 

La GERMANIA di Lippman e Brinker non è da sottovalutare ma difficilmente potrà seriamente ambire alle medaglie, attenzione a non prendere sottogamba la POLONIA che può contare su un gruppo compatto, potrebbe dire la sua pure il BELGIO di Van Hecke e Albrecht anche se parte davvero dalle retrovie proprio come la REPUBBLICA CECA di Havlickova e Havelkova (entrambe sono nel girone con Serbia e Olanda), la BULGARIA delle Dmitova, Vasileva e Nikolova è un’incognita, difficilmente la CROAZIA di Fabris e Barun andrà oltre ai playoff. Ucraina, Georgia, Bielorussia, Ungheria sono davvero delle comprimarie.




 

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