Seguici su

Pallavolo

Volley femminile, Europei 2017 – L’Italia sfida la Bielorussia: Markevich e compagne ai raggi X. Azzurre favorite ma…

Pubblicato

il

L’Italia è pronta per tornare in campo agli Europei 2017 di volley femminile. A Tbilisi le azzurre se la dovranno vedere contro la Bielorussia, un avversario decisamente più pericoloso rispetto alla modesta Georgia che abbiamo sconfitto ieri. Conosciamo nel dettaglio le ragazze di coach Khilko che ieri sono state capaci di battere la Croazia al tie-break sovvertendo tutti i pronostici della vigilia.

Proprio il risultato di venerdì consiglia all’Italia di prendere questo avversario con le pinze anche se partiamo decisamente con i favori del pronostico: abbiamo vinto tutti i precedenti, l’ultimo a inizio giugno (3-0) durante le qualificazioni ai Mondiali 2018. Sulla carta non dovremmo avere particolari problemi ad avere la meglio ma non bisogna assolutamente sottovalutare una rivale particolarmente ambiziosa e che soprattutto non molla mai: contro Barun e compagne avevano perso nettamente i primi due set, poi si sono scatenate e hanno ribaltato il risultato.

Puntano tanto sul loro agonismo e sulla forza del gruppo che è molto compatto, convinto di poter fare il colpaccio e che soprattutto non ha nulla da perdere (quantomeno il secondo posto nel girone sembra essere in tasca). Attenzione al loro attacco, hanno delle difficoltà in ricezione e anche a muro non sono particolarmente dei draghi.

Non hanno grandissime individualità, nessuna bielorussa gioca in squadre di rango a livello internazionale. Tra le migliori vanno sicuramente menzionate la schiacciatrice Tatsiana Markevich l’opposto Aksana Kavalchuk, il martello Nadzeya Smirnova e la centrale Anzhelika Barysevich mentre in cabina di regia gioca Volha Palcheuskaya.

Per battere questa Bielorussia dovrebbe bastare un po’ di attenzione in ricezione per poi spingere in attacco, attenzione però a non commettere troppi errori perché potrebbero essere un buon incentivo per le nostre avversarie.

 

(foto CEV)




 

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *