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MotoGP, Marc Marquez è davvero imbattibile? Sembrerebbe di sì, ma i numeri dicono che nel trittico asiatico…

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Il Gran Premio di Aragon ha consegnato la leadership solitaria nel Mondiale MotoGP a Marc Marquez. Il pilota spagnolo della Honda ha dato un’altra prova di dominio assoluto, vincendo al MotorLand e portando ora il suo vantaggio nei confronti di Andrea Dovizioso a 16 lunghezze. Un distacco importante, per affrontare con fiducia la volata finale che scatterà con il trittico asiatico, ma non definitivo. Le sensazioni che hanno lasciato le ultime due prove, però, quelle di Misano e di Aragon, sono di un pilota praticamente imbattibile.

Marquez sa vincere praticamente in tutte le condizioni. Su piste di motore, su tracciati più scorrevoli e guidabili. E soprattutto sotto la pioggia. Se quello poteva essere un punto debole del Cabroncito, adesso sembra non esserlo più. A Misano, infatti, lo spagnolo ha vinto anche su pista bagnata, non accontentandosi del secondo posto dietro a Petrucci ma controllando la situazione e prendendosi il rischio giusto al momento giusto. “20 punti erano meglio di una caduta ma alla fine ho deciso di provarci“, ha commentato Marquez prima di questo weekend riferendosi alla gara di Misano. E come dargli torto. Un rischio che ha pagato, che la dice lunga sulla confidenza che ha questo pilota non solo nei suoi mezzi, ma anche nella sua moto.

Una confidenza dettata anche dal lavoro, questo è certo. I sorpassi al limite, le staccate, le continue scivolate poi riprese e le cadute saltano certamente all’occhio, ma quello che non si vede e che alla fine fa la differenza è il lavoro di Marc lungo tutto il weekend. Anche ad Aragon, quando è stato l’unico a provare la gomma dura al posteriore nelle libere e ad utilizzarla efficacemente in gara (Viñales lo ha fatto praticamente al “buio”). Una mossa rivelatasi decisiva e vincente, stando ai risultati. Se al lavoro aggiungiamo le sue spiccate doti nel corpo a corpo, la capacità di controllare sempre il rischio e la gara, uniti all’istinto e alla sua attitudine vincente che lo portano a non accontentarsi e a fare sempre la differenza, allora siamo veramente di fronte ad un pilota imbattibile…

Lo dicono anche i risultati recenti. Marquez ha cambiato passo nella seconda parte di stagione. Quattro vittorie nelle ultime sei gare, con un secondo posto (all’ultima curva contro Dovizioso in Austria) ed un ritiro, arrivato per rottura del motore, evento rarissimo in casa Honda. Un ruolino di marcia impressionante, che lo pone come favoritissimo per il Mondiale, ben più dei 16 punti. C’è un ma… Il trittico asiatico non è così favorevole al pilota spagnolo. Non solo per le caratteristiche delle piste, ma anche stando ai numeri. Da quando è in MotoGP, vuoi per un motivo, vuoi per un altro, Marquez ha sempre confezionato uno 0 tra Motegi, Philip Island e Sepang. Semplice dato statistico, certamente, ma anche la cabala potrebbe avere un ruolo per tenere viva fino alla fine la lotta per un Mondiale sì apertissimo, ma che al momento sembra avere un solo imbattibile padrone.

 




 

alessandro.tarallo@oasport.it

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