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Basket, Europei 2017: la Germania ai raggi X. Il dopo Nowitzki è Dennis Schroder

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Giornata di riposo per l’Italia agli Europei di basket, ma l’attenzione degli azzurri è già riposta sul match di domani contro la Germania. Un impegno importantissimo per la squadra di Ettore Messina, che in caso di vittoria si qualificherebbe per la fase ad eliminazione diretta, ma soprattutto continuerebbe a tener vive le speranze di poter chiudere al primo posto del girone e ad avere, sulla carta, un ottavo di finale più semplice.

Anche i tedeschi scenderanno in campo con lo stesso obiettivo e sembra di ritornare indietro con il tempo a due anni fa quando a Berlino, sempre nella quarta giornata della prima fase, italiani e tedeschi si affrontarono in una partita decisiva per le sorti dell’una e dell’altra squadra.

In quella Germania il leader era senza dubbio Dirk Nowitzki, ma la stella dei Dallas Mavericks ha deciso di abbandonare la nazionale ed ora a guidare in campo la selezione tedesca c’è Dennis Schroder. Un passaggio di consegna avvenuto proprio dopo la manifestazione del 2015 nella quale il play degli Atlanta Hawks era comunque stato il migliore della sua nazionale. Anche qui in Israele il play classe 1993 sta disputando un ottimo Europeo, viaggiando nelle prime tre partite ad una media di 25 punti a gara.

Giocatore velocissimo, dotato di un ottimo palleggio e di una grande capacità nel segnare in penetrazione, Schroder sta tirando anche discretamente in questo torneo con il 50% da due e il 43% da tre punti. L’attacco della Germania è praticamente tutto lui, con il pallone che passa sempre nelle sue mani, costretto poi a creare un canestro o un assist per un compagno.

Dennis Schroder, però, non ha nei finali di partita punto a punto la sua peculiarità ed è qui che viene spesso fuori il collettivo non troppo eccelso della Germania. Una squadra, però, da non sottovalutare e che ha vinto bene le prime due partite e che contro Israele ha sciupato un vantaggio di 14 punti. Sicuramente i tedeschi sanno giocare insieme e molte volte è il gruppo a prevalere sul singolo. Di buone individualità ci sono come l’ala dei Boston Celtics Daniel Theis, la guardia del Bamberg Maodo Lo, l’ala tiratrice Robin Benzing e il centro di 2.11 Johannes Voigtmann.

Servirà comunque la miglior Italia e la stessa squadra delle prime tre partite. Fondamentale sarà l’approccio difensivo dei nostri piccoli, che dovranno in qualche modo cercare di limitare Schroder. A Berlino gli azzurri ci riuscirono nel finale di partita e poi nel supplementare, portando a casa un fondamentale successo e la speranza è quella che si possano rivivere le stesse emozioni di due anni fa.

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Photo Credit: fiba.basketball

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