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Basket, Europei 2017: la Georgia ai raggi X. Zaza Pachulia il leader, Tornike Shengelia il realizzatore. Per l’Italia il solito problema nel difendere l’area

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La prima fase degli Europei volge al termine. L’Italia affronta l’ultimo impegno contro la Georgia. Una partita molto importante, che dirà molto sul destino degli azzurri. La squadra di Ettore Messina, infatti, dopo la deludente sconfitta di ieri con la Germania, ha rischiato grosso. La partita con i georgiani poteva infatti rappresentare un vero e proprio spareggio. La vittoria della Georgia su Israele, però, arrivata all’overtime, ha dato agli azzurri la matematica certezza della qualificazione. In palio, quindi, ci sarà “solo” il terzo posto, che andrà per forza di cose alla vincitrice del confronto. Andiamo quindi a scoprire la Georgia.

Guardando il roster dei georgiani il primo giocatore che salta all’occhio è senza dubbio Zaza Pachulia. Il centro dei Golden State Warriors è certamente il leader della sua squadra, non tanto dal punto di vista tecnico, quanto da quello caratteriale. Nella vittoria contro la Lituania, infatti, è stato proprio Pachulia ad ispirare la rimonta con un paio di giocate difensive di assoluto livello, infilandosi nelle “pieghe” della partita. Non è però lui il miglior realizzatore. Il riferimento offensivo si chiama Tornike Shengelia. Un giocatore moderno, dotato di fisicità, atletismo e soprattutto tecnica. Non manca poi esperienza nel roster della Georgia, con i redivivi Giorgi Shermadini e Manuchar Markoishvili. Nel reparto arretrato, poi, i georgiani hanno aggiunto l’imprevedibilità del passaportato Michael Dixon.

Per l’Italia si presenterà il solito problema di difendere contro i lunghi avversari. La Georgia metterà in campo tanta fisicità, per cui servirà un’altra partita di sacrificio soprattutto da parte degli esterni, sia negli aiuti sul pick and roll, sia cercando di rendere la vita dura ai lunghi georgiani nella lotta a rimbalzo, con tocchi e deviazioni. Un altro obiettivo della difesa, poi, sarà quello di isolare il più possibile Shengelia. La fisicità della Georgia potrebbe poi rivelarsi un fattore vantaggioso in attacco, con l’Italia che dovrà sfruttare la capacità dei suoi lunghi (Melli su tutti) di giocare con i piedi fuori dall’arco. Sarà molto importante, come sempre, l’approccio, giocando con pazienza. La Georgia ha infatti una panchina “corta”, con le riserve non sempre all’altezza dei titolari. Nell’ultimo confronto, infatti, al Torneo dell’Acropoli, l’Italia riuscì a spezzare la partita proprio con il secondo quintetto. Un precedente che però conta relativamente dal momento che la Georgia si “nascose”, rivoluzionando la rotazione per non scoprire le sue carte. Staremo a vedere.

 




 

alessandro.tarallo@oasport.it

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Credit Photo FIBA

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