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Ciclismo

Vuelta a España 2017, Nibali e Aru attardati dopo la cronometro. Come stanno gli azzurri e le squadre? Parte la rincorsa a Froome

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La prima tappa della Vuelta, la cronometro a squadre odierna, ci consegna un quadro già abbastanza delineato: Chris Froome ha messo da parte un piccolo tesoretto, creando un solco tra sé ed i suoi principali avversari per la vittoria finale in quel di Madrid.

Vincenzo Nibali, con la sua Bahrain Merida, ha chiuso con 22″ di ritardo rispetto al Team Sky del “Keniano Bianco“, mentre Fabio Aru paga 10″ in più rispetto allo “Squalo dello Stretto“. Il “Cavaliere dei Quattro Mori” deve già recuperare oltre mezzo minuto al britannico.

Il percorso del GT iberico presenta numerose occasioni per riguadagnare terreno, ma facendo un’analisi a più ampio respiro, la frazione appena conclusa diviene un indicatore dello stato di salute con il quale sono giunte in Francia le varie formazioni, pronte a supportare i propri capitani.

Il Team Sky, battuto comunque da tre squadre, seppur di un’incollatura, è quella che ha fornito la miglior impressione, seppur in una prova che la vedeva avvantaggiata rispetto alle altre due oggetto di queste considerazioni. La Bahrain Merida ha disputato una prova discreta, con il buon Franco Pellizotti che si è staccato solo nel finale, lasciando i compagni in cinque negli ultimi metri, come del resto hanno fatto nel Team Sky anche Diego Rosa e Christian Knees.

Nota di demerito, da questo punto di vista, per la formazione kazaka: la squadra di Aru è stata quella che per prima è rimasta con soli cinque uomini, inoltre i compagni del sardo non hanno fatto tagliare il traguardo per primo al proprio capitano, lasciando anzi, che fosse proprio lui a chiudere la fila, lasciando il proprio uomo di classifica con le spalle scoperte negli ultimi metri.

Ha giocato invece d’astuzia il Team Sky, con Mikel Nieve primo uomo a staccarsi, senza fargli raschiare il fondo del barile, in vista del lavoro che lo attenderà già nel corso dei prossimi giorni, a partire sin da lunedì, con l’arrivo ad Andorra.

In pratica la formazione di Froome è riuscita già a creare un buon margine per il  proprio capitano in ottica classifica generale, avendo anche il vantaggio di non dover gestire la corsa sin da domani, mentre la  squadra di Vincenzo Nibali si è difesa abbastanza bene concedendo circa 3″ ogni due km, ma dando l’impressione di essere compatta attorno al proprio uomo di classifica.




Male, al contrario, l’Astana, che oggi ha lasciato sul terreno francese circa 5″ ogni due km, non lasciando una buona immagine come squadra, in continuità con quanto accaduto nel GT transalpino. Peggio dei kazaki, tra le formazioni che puntano alla vittoria finale, soltanto l’AG2R di Romain Bardet, che paga 37″ al Team Sky.

Gli italiani sono già costretti a correre all’attacco, sin da lunedì, nella frazione impegnativa che si snoderà attraverso Francia, Spagna ed Andorra.

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Foto: Comunicato Stampa Tirreno-Adriatico

roberto.santangelo@oasport.it

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