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Volley femminile, Grand Prix 2017 – OSSESSIONE BRASILE! Le azzurre lottano, ma cedono in finale al tie-break. Italia seconda

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Ancora una volta ci fermiamo sul più bello, ancora una volta perdiamo una Finale contro il Brasile com’era successo questa estate alle Olimpiadi di Rio 2016 (al maschile), com’era già capitato 13 anni fa a Reggio Calabria quando la nostra Nazionale perse l’atto conclusivo del Grand Prix contro le verdeoro. A Nanchino (Cina) la musica non cambia e l’Italia viene sconfitta dalle ragazze di Zè Roberto per 3-2 (26-24; 17-25; 25-22; 22-25; 15-8) vedendo ancora sfumare la possibilità di conquistare il trofeo mai vinto nella storia.

La nostra Nazionale ha mancato l’appuntamento con la storia, non riuscendo a sfatare il tabù sudamericano, non riuscendo a imporsi al termine di un cammino emozionante e palpitante, caratterizzato da sei vittorie consecutive nella fase preliminare e dal trionfo in semifinale sulla Cina Campionessa Olimpica. La formazione di coach Davide Mazzanti lotta con le unghie e con i denti, ci prova fino in fondo ma nel tie-break viene schiacciata dalle avversarie che si impongono per la 12esima volta nella manifestazione, la seconda consecutiva.

Dopo la cocente eliminazione ai quarti di finale delle Olimpiadi casalinghe, il Brasile si riscatta prontamente e in maniera totalmente inattesa riesce a festeggiare: una totale rivoluzione in squadra e l‘assenza delle grandi big del recente passato (Danielle, Jaqueline, Fe Garay, Fabiana, Gabriela su tutte) non ha comunque fermato le sudamericane, ieri capaci di battere la Serbia e oggi di chiudere la pratica con le azzurre.




L’Italia ha comunque ribadito di essere tornata ai vertici del movimento mondiale dopo la brutta rassegna a cinque cerchi e sale nuovamente su un podio internazionale dopo addirittura sei anni dall’ultima volta (vincemmo la Coppa del Mondo 2011), per la settima volta ci mettiamo al collo una medaglia nel Grand Prix (il terzo argento dopo quelli del 2004 e del 2005, poi quattro bronzi tra cui quello del 2010). I sentimenti sono contrastanti: tanta amarezza per non aver concretizzato una grandissima occasione ma allo stesso tempo la consapevolezza di avere a disposizione una grande squadra, giovane (24 anni di media) e che può guardare con ottimismo al futuro.

Il nostro sestetto è mancato proprio nei momenti più caldi dell’incontro, facendosi rimontare dal 23-21 nel primo set e addirittura dal 20-14 nel terzo parziale: due black-out totali che sono costati carissimo e che hanno dato fiducia alle nostre avversarie poi totalmente dominanti nella frazione decisiva. Proprio in quei frangenti il nostro fenomeno Paola Egonu è andata in difficoltà, commettendo degli errori e venendo murata.

L’opposto ha comunque messo a segno 29 punti (3 muri), top scorer assoluta in campo. E’ piaciuta la schiacciatrice Caterina Bosetti (17), deliziosa con i mani fuori e recuperata ai massimi livelli. Bene la capitana Cristina Chirichella (14) affiancata nei primi due set da Raphaela Folie sostituita poi da Sara Bonifacio (10). Di banda Lucia Bosetti (6), regia affidata a Ofelia Malinov, Monica De Gennaro il libero. Il Brasile ringrazia Tandara e Natalia, 22 punti a testa per le due veterane che erano presenti anche alle trionfali Olimpiadi di Londra 2012. Spiccano anche i 5 muri di Ana Beatriz e le quattro stampatone di Adenizia, in forza a Scandicci.

 

Avvio di primo set subito difficile per l’Italia che soffre i colpi di Tandara: ace e micidiale lungolinea, oltre a una forzatura di Egonu. Il Brasile conduce 8-4 ma le azzurre non mollano il colpo, vincono uno scambio infinito grazie al muro di Egonu su Drussyla (7-10) e poi un’altra stampatona di Paola vale il 9-12. Le verdeoro conservano comunque il break di vantaggio fino al 14-16 quando Egonu spara un micidiale attacco dalla seconda linea e poi Tandara sbaglia un pallonetto (16-16). L’Italia inizia a spingere, Egonu ci regala il primo vantaggio giocando d’astuzia sul muro avversario e poi Caterina Bosetti pesca un gran mani fuori (20-18). Ci issiamo fino al 23-21 con un muro di Folie su Natalia ma sul più bello ci blocchiamo: Malinov sbaglia un palleggio, Caterina Bosetti viene murata da Ana Beatriz, Natalia schiaccia a terra e così il Brasile ha un set-point. Egonu annulla, Tandera se ne procura un altro e Paola attacca out regalando il set alle avversarie.

L’Italia inizia con un buon piglio il secondo set, allunga sul 7-4 grazie a un’invenzione di Malinov di seconda, conserva il break di vantaggio con il missile di Egonu, il mani fuori di Caterina Bosetti e la fast di Chirichella (13-10). Inizia l’allungo: muro di Lucia Bosetti, primo tempo di Bonifacio che nel frattempo è entrata al posto di Folie, errore al servizio del Brasile e sul 18-13 la nostra Nazionale ha in mano il set, non lasciandoselo più sfuggire. La chiusura arriva con un primo tempo di Bonifacio.

Nel terzo set l’Italia inizia il proprio allungo con un muro di Chirichella su Natalia e un ace di Caterina Bosetti (8-5). Poi un un amen ci issiamo sul 16-11: muro di Bonifacio su Natalia, stampatona di Caterina Bosetti su Rosamaria, palleggio lungo di Malinov che risolve una complicata soluzione. L’Italia non molla il colpo, mani fuori di Caterina su Adenizia, vinciamo l’azione del 19-13 e il primo tempo di Chirichella ci porta sul 20-14. Sembra fatta e invece succede l’imponderabile: infrazione a rete di Malinov, doppio ace di Rosamaria e sul 21-19 è Egonu ad andare in palla. Subisce tre muri e sbaglia un attacco regalando il 22-24 al Brasile che chiude con una stampata di Adenizia su Lucia Bosetti.

Nel quarto parziale l’Italia trova un punto incredibile: De Gennaro recupera in difesa la fast di Rosamaria, il pallone finisce sul volto di Lucia Bosetti, il Brasile esulta ma non capisce che Caterina va a chiudere in bagher rovesciato e fa punto! Egonu ci porta sul 3-0, primo tempo di Chirichella (7-4), giochiamo la carta delle centrali con un doppio primo tempo, il murone di Chirichella e poi un errore brasiliano in palleggio (15-8). Questa volta non andiamo in crisi come nel terzo set, due ace consecutivi di Chirichella (19-12), Egonu subisce però due muri consecutivi ma l’Italia non ha paura (primo tempo di Bonifacio per il 22-17). Egonu si sveglia, con due martellate e un muro ci trascina al tie-break.

Il tie-break incomincia punto a punto, Caterina Bosetti trova un fondamentale mani fuori (3-3) ma Egonu sbaglia il servizio successivo e Caterina Bosetti subisce una stampatona di Ana Beatriz (3-5). L’Italia sprofonda sotto di tre punti, difendiamo tutto ma Egonu deve attaccare da una posizione impossibile (3-6). Il Brasile allunga ulteriormente, alle verdeoro riesce davvero tutto mentre le azzurre sono ormai bloccate e non riescono più a giocare, Egonu sbaglia un facile lungolinea (4-11). Usciamo totalmente dal campo e il Brasile trionfa meritatamente sull’errore al servizio di Lucia Bosetti.

 

(foto FIVB)

6 Commenti

1 Commento

  1. ale sandro

    7 Agosto 2017 at 07:51

    Le illusioni per la nazionale femminile ,curiosamente, erano terminate con un tie-break perso col Brasiile per il bronzo mondiale tre anni fa, ma ancora non lo si sapeva cosa avrebbe combinato da lì in poi il bastone, e cioè sbrindellato una squadra che poteva continuare per due anni, con 2 -3 inserimenti giusti, con esiti migliori.
    Ora si riparte da un altro tie-break perso con le brasiliane, ma di un sapore completamente differente rispetto al mondiale scorso.
    Primo torneo del quadriennio per Mazzanti e per questo gruppo, finale raggiunta e torneo quasi vinto. Ha ridato una logica alla funzione di diverse giocatrici, come detto prima sbertucciate da chi lo ha preceduto, e non mi riferisco alle sole Bosetti.
    Io sinceramente mi tengo in blocco questa squadra, anche così come è messa a testa, nel 2017.
    Fossimo già nell’anno preolimpico con questi sali scendi da paura allora sarei rassegnato. Invece me la posso ancora godere. La maniera in cui hanno messo la museruola alle padrone di casa in semifinale, per me dà molta più fiducia di quanto non si sia dato di matto contro il Brasile. Si imparerà anche a gestire e chiudere certi set.
    Questa squadra già così se la gioca con tutte.
    Premetto che a me le centrali garbano tutte. Se si trovano una regista con un filo in più di esperienza da usare quando serve , e un posto 4 completa ,da chiamare in causa in alternanza alla bambina, che giustamente non può sparare a mille per 5 set, IN AGGIUNTA (e non in sostituzione) di Malinov e famiglia Bosetti , le avversarie avranno ancora più difficoltà a battere questa squadra.

    • Nany74

      8 Agosto 2017 at 09:53

      Sono d’accordo con te sul “mi tengo questa squadra rispetto al passato”, mi da solo un po’ fastidio che siamo sempre quelli che………arriveranno, ma per ora non si vince un cavolo…….parlo più da tifoso, lo so….. 🙂

  2. Nany74

    6 Agosto 2017 at 20:21

    Non posso che accordarmi alla rabbia di Mario. Questa sconfitta mi ha fatto incazzare più del solito anche perché evidenzia quelli che saranno i nostri problemi tecnici del futuro. Premetto ovviamente i complimenti sia alla squadra che al caro Mazzanti! Certo, fare peggio dell’ultimo “giro” Bonitta era un po’ difficile, ma va dato atto che, in poco tempo, ha dato un’identità alla squadra, riesumato le sorelle Bosetti (Cate soprattutto, l’eterna promessa…) e creato un gruppo piuttosto coeso. Detto questo vengo a quelli che, a mio avviso, sono stati i problemi tecnici che ci hanno fatto perdere:
    – lucidità nei momenti che contano: nel terzo set quella fast forzata da Lia e rimasta in mano (ha fatto tripla, neanche doppia…) ha influenzato tutte le altre azioni del set. Da ex palleggiatore so bene come ci si sente quando nel momento clou fai un cagata da principiante e non riesci a toglierti dalla testa che avevi almeno altre 2 uscite più facili e non meno efficaci. E’ ancora giovane per reagire subito…
    – gioco di banda: le sorelle Bosetti sono bravissime e soprattutto Caterina ha dei colpi d’attacco anche dalla seconda linea, che la pongono una spanna sopra Lucia (opinione personale ovviamente). Purtroppo però, nel volley moderno, l’altezza conta ed alla lunga il nostro gioco di banda viene contenuto, costringendoci ad altre uscite “forzate”.
    – gioco al centro: riallacciandomi a quanto detto qua sopra, al centro, perdonatemi, ma Chirichella deve lavorare sull’attacco, soprattutto quello non di fast. Ok che non sempre la palle è precisa, questo è vero, ma Folie e addirittura Bonifacio hanno un altro approccio. Vista la situazione di banda, deve fare qualcosa in più, altrimenti avremo sempre 3 rotazioni da bestemmia.
    – opposto: Paola Egonu è un fenomeno ed ha solo 18 anni, è giusto dirlo perché tutti siamo abituati a vederla schiantare palloni su palloni, MA, visto quanto detto qua sopra, è ovvio che viene sovraccaricata ed alla fine partono soffioni con palla in parcheggio, è matematico. In chiave Europei e, più avanti, Olimpiadi, qualcosa bisogna fare, perché arriverà sempre scoppiata come nel 4° e 5° set di oggi, ad ogni eventuale finale di evento!
    Senza voler mancare di rispetto a nessuno, a metà del 4° set avrei provato a sostituirla per darle respiro: dopotutto avere Egonu che salta meno e che deve ancora imparare bene a mirare le mani alte, non è che sia molto differente da una Sorokaite al massimo della prestazione.
    Una cosa invece, dove non posso evitare di richiamare l’Onnipotente è quel c…o di 3° set: 18 a 11, non si può perdere, non esiste proprio. Devi solo pensare al tuo cambio palla, niente di più, non puoi fare 4 punti contro 14 delle avversarie. Alla fine del set, al posto di Mazzanti, le avrei riunite e con calma inglese avrei detto solamente: “18 a 11 ed abbiamo perso il set. Ci vediamo all’inizio del 4°” e sarei andato a leggermi le statistiche. In una finale non puoi perdere un set così, mi dispiace, ma non ci sono scusanti…eterni secondi, eterni che si accontentato ed eterni che dicono “Potevamo vincere, ma è pur sempre il Brasile”…tutte cavolate!! Abbiamo fatto tutto noi: togli Tandara e l’altra banda bionda che non ricordo come si chiama, il Brasile era nulla a confronto, per cui c’è solamente da recitare il mea culpa per le occasioni sprecate, ma è sempre così: siamo appagati anche solo a dare battaglia…….proprio roba da Italiani!!
    Complimenti comunque, anche se si tratta dell’ennesimo secondo posto: prima di partire nessuno ci avrebbe scommesso un soldo bucato, per cui, vediamo il bicchiere mezzo pieno ed attendiamo gli Europei. Ho scritto “guerra e pace”…portate pazienza!!

    • Nany74

      6 Agosto 2017 at 20:24

      La fast sbagliata dalla Malinov era del 2° set, scusate!! 🙂

      • Nany74

        6 Agosto 2017 at 20:32

        …stasera sono fatto…l’errore era sul 23-21 del PRIMO set….questa volta è giusto! 🙂

  3. MARIO82

    6 Agosto 2017 at 17:50

    CHE RABBIA!!!!!!
    Occasione persa e rimpianti giganteschi !!!! Non esagero se dico che questa partita si poteva vincere 3 a 0 e abbiamo praticamente regalato 2 set ….incredibile!!!
    Nei primi quattro set l’Italia ha giocato mediamente meglio eppure ci siamo ritrovati sotto 2 a 1 in un modo irreale perchè nonostante per larghi tratti della partita l’Italia abbia dominato , le brasiliane pur in difficoltà non si sa come ancora una volta sono riuscite a spuntarla.
    Questa sconfitta se possibile e’ la più amara in assoluto anche rispetto alle finali perse dai maschi nel corso degli ultimi anni perchè stavolta c’era veramente la percezione di farcela in quel terzo set maledetto in cui sembrava fatta e sembrava chiara la direzione che stava prendendo la partita.
    E invece no , ancora una volta il sogno della medaglia d’oro si e’ infranto ma e’ inutile parlare di ossessione Brasile , secondo me e’ più una ossessione finale e bisognerà lavorare ancora di più per sfatare questo tabù.
    Certo e’ comunque un grande risultato che mancava da tanti anni e sembrava impossibile solo l’anno scorso ma in questo momento prevale solo la tristezza.

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