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MotoGP: un Mondiale da “Andrea Dovizioso”. Chi vincerà non sarà solo in modalità “gas spalancato”

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A sette gare dal termine del Mondiale 2017 MotoGP un’idea ormai è chiara: i gradi di temperatura faranno pendere l’ago della bilancia in favore di un pilota o di un altro. Ormai è così. Nell’esasperazione tecnologica tra carene aerospaziali in stile Mazinga o Goldrake, in cerca del fantomatico carico sulla ruota anteriore, sarà il meteo ad eleggere il migliore.

Potrà piacere o no però di fatto il rider che meglio si saprà adattare ai mutamenti climatici, di gara in gara, avrà la vittoria in tasca. Non sarà dunque solo una sfida tra chi terrà aperto il gas più a lungo ma anche sulla capacità di gestione. Un Mondiale dunque molto in stile F1 dove la strategia inizia ad imperare.

Per questi aspetti il campionato sarà da “Andrea Dovizioso”. Il forlivese, autore di una gara fantastica ieri in Austria (11° round iridato) a precedere Marc Marquez e Daniel Pedrosa duellando senza timori con il campione del mondo in carica, è stato sempre considerato uno tra i piloti più lucidi ed analitici del Circus. Un po’ “svizzero” lo potremmo definire. Ebbene, al di là del furore agonistico dimostrato ieri, quel che colpisce nella prestazione del ducatista è stato il modo in cui ha saputo controllare Marquez, nell’ultimo giro, immaginandosi cosa avrebbe potuto fare il Cabronçito e quali contromisure trovare. Tutto questo a 300 km/h…Non sono doti che si acquisiscono di punto in bianco ma fanno parte dell’essenza del centauro.



Pertanto se il Dovi ha vinto, oltre ai meriti del mezzo ed alla sua voglia di lottare, lo deve a questa sua razionalità. Del resto, come non ricordare le dichiarazioni dopo il successo del Montmelo (Spagna): “Ho vinto senza spingere”. Un ossimoro per chi corre in moto ma frutto di una categoria nella quale le gomme hanno reso necessario un approccio diverso.

Certo, qualcuno potrebbe dire: “Un Mondiale da Dovizioso ma in testa c’è Marquez”. E’ vero, ma perchè lo spagnolo, di fatto, è quello che anche razionalmente ha saputo fare meglio di tutti in diverse situazioni. Il  flag to flag di Brno, con la moto da asciutto già pronta, non è altro che una maniera per anticipare gli altri. Ovvio, serve il manico ma questo non basta. Lo dimostra quanto fatto da Valentino Rossi nella gara ceca che, pur avendo un passo da podio se non da vittoria, ha chiuso quarto.

La conclusione appare scontata: il campione del mondo 2017 non sarà solo in modalità “gas aperto” ed Andrea, secondo in questo momento in classifica generale a -16 da Marc, ha possibilità. 

 

giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: Valerio Origo

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