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MotoGP, Mondiale 2017: Andrea Dovizioso non può più nascondersi. Classe e testa per giocarsi l’iride fino in fondo

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Una domenica migliore Andrea Dovizioso probabilmente non se la sarebbe mai attesa. Nemmeno nei sogni migliori. Vittoria in rimonta del GP di Gran Bretagna, 25 punti di platino per la classifica generale e rivale diretto, Marc Marquez, che rompe il motore della sua Honda ed è costretto al ritiro. Morale della favola, il forlivese schizza nuovamente in vetta alla graduatoria generale e può gustarsi 9 punti di vantaggio sullo spagnolo. Una situazione quanto mai da sfruttare per il pilota romagnolo che, a sei gare dal termine della stagione, è artefice del suo destino in chiave titolo.

Silverstone è stato l’ennesimo capitolo di una stagione idilliaca per il portacolori della Ducati. Quarta vittoria su dodici corse disputate, ed ognuna diversa. Ormai, appare chiaro, il numero 04 sa vincere sia con il cuore che con la testa. Ragionando ma dando il meglio anche nel corpo a corpo. Partendo e comandando dall’inizio, oppure rimontando, come oggi.

Sintomo inequivocabile che Dovizioso ha raggiungo la maturità massima a livello tecnico e umano. A 31 anni, infatti, il ducatista sta disputando la migliore annata, per distacco, della sua vita sportiva. Lo sa perfettamente, e sta cercando di farla diventare impareggiabile. Non capita tutti gli anni di ritrovarsi a questo punto del campionato davanti a tutti in classifica. Una occasione da non lasciarsi sfuggire. Per nessun motivo al mondo. Gli avversari lo stanno capendo.

 




“Desmo Dovi”, infatti, sta procedendo a suon di vittorie, podi e regolarità. Marquez, rivale diretto numero uno, per esempio, ha già inanellato tre “zero” pesantissimi, mentre il romagnolo ha marcato visita solamente in Argentina, e non certo per colpa sua. Brucia ancora quel ritiro per colpa di Aleix Espargaro che lo travolse senza via di scampo.

Da quel momento in poi, pilota e moto sono cresciuti esponenzialmente. Da una parte la Desmosedici si sta dimostrando decisamente competitiva in ogni pista. La moto non è più solamente potente, ma è anche maneggevole, performante ed educata con le gomme. Dal canto suo, il nuovo leader del Mondiale, sta mettendo in mostra la sua edizione migliore.

Sia ben chiaro, il titolo non è certo ad un passo. Mancano sei gare, 150 punti totali. Alle sue spalle Marc Marquez, in primis, Maverick Vinales e Valentino Rossi, ce la metteranno tutta per metterlo in difficoltà. Fino all’ultimo metro del GP di Valencia. Per il forlivese è la prima volta che si trova in questa situazione in MotoGP. Non sarà facile gestire le emozioni e lo stress. Ma questo “Desmo Dovi” lo può fare. Il titolo 2017 è lì, solo da acciuffare. Manca l’ultimo scatto, da compiere con classe e testa. Qualità delle quali dispone largamente.

 

alessandro.passanti@oasport.it

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Foto: Valerio Origo

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